MediaTech
Pier Silvio Berlusconi sempre più leader, Urbano Cairo in top-10 e Marotta fa gol con l'Inter - Top Manager Reputation, classifica e trend
Berlusconi, Descalzi e Messina sul podio. Le semestrali spingono la reputazione dei manager ad agosto. Chi sale e chi scende nel rankig dei manager

Pier Silvio Berlusconi si conferma al vertice della classifica Top Manager Reputation
Pier Silvio Berlusconi si conferma il manager italiano con la migliore reputazione online. A certificarlo è l’Osservatorio Top Manager Reputation, che ogni mese monitora visibilità e autorevolezza digitale dei principali amministratori delegati. Dal 2020 a oggi la prima posizione della classifica è stata occupata in prevalenza da manager della finanza, dell’energia e della moda. La conferma di Berlusconi al vertice rappresenta quindi un risultato significativo per il settore dei media. Il percorso è consolidato: da 2 anni consecutivi guida il comparto media e da 25 mesi è stabilmente presente nella top ten generale. Un riconoscimento che riflette la continuità della sua leadership e il posizionamento di MFE–MediaForEurope, impegnata in un progetto industriale orientato alla crescita internazionale e al rafforzamento della propria presenza sul mercato italiano ed europeo.
Berlusconi, Descalzi e Messina sul podio. Le semestrali spingono la reputazione dei manager ad agosto
Ad agosto, mese di transizione, i contenuti calano del 23%. Si distinguono i manager dalle ottime semestrali e che chiudono operazioni strategiche. Mantiene il primo posto nella Top Manager Reputation (topmanagers.it), stilata da Reputation Manager SPA SB, Pier Silvio Berlusconi (85.95), che conquista Prosiebensat e fa nascere un nuovo gruppo da 300 milioni di spettatori. Stabile al secondo l’AD di Eni Claudio Descalzi (85.85) con profitti oltre i 2,5 miliardi nel semestre. Si conferma terzo Carlo Messina (85.29) che batte le stime con utile semestrale netto di Intesa Sanpaolo a 5,2 miliardi.
Risale al quarto Andrea Orcel (84.27) che porta Unicredit a superare i 100 miliardi di capitalizzazione, segna un semestre record e punta a salire ancora in Commerzbank. Quinto l’AD di A2A Renato Mazzoncini (79.91). Al sesto sprint di quattro dell’AD di Poste Matteo Del Fante (79.55), grazie agli utili in crescita del 14%, trainati da servizi finanziari e Bancoposta. Al settimo c’è Luca de Meo (79.40), prossimo alla guida di Kering, Urbano Cairo (76.99) si conferma ottavo, seguito da Alessandro Benetton (76.97).
Sale di uno al decimo l’AD di FS Stefano Donnarumma (73.53) che porta i ricavi semestrali a 8,2 miliardi, in crescita rispetto al 2024. In undicesima sale di tre Cristina Scocchia (69.98), AD di Illy, che segna risultati in crescita nonostante i rincari sulla materia prima. Stabile al dodici l’AD di Terna Giuseppina Di Foggia (69.72), al tredici sale di due l’AD di Fincantieri Pierroberto Folgiero (69.70), che presenta conti in crescita, continua il rally in borsa e annuncia il nuovo piano industriale entro l’anno: priorità alla difesa. Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro (69.28) sale di due al quattordici, e l’AD di Enel Flavio Cattaneo (69.18) guadagna tre posizioni al quindici con semestrale in crescita. Al sedici sale di sei l’AD di Bpm Giuseppe Castagna (69.08), che in questi mesi di risiko ha rafforzato la sua leadership. Chiudono la top 20: Pietro Labriola (67.86), Gian Maria Mossa (67.80), Brunello Cucinelli (67.35) e Francesco Milleri (66.28).
In crescita: Roberto Cingolani (22°,+6), Luigi Lovaglio (24°,+15) al rilancio su Mediobanca, Stephan Winkelmann (35°,+10), Claudio Andrea Gemme (50°,+16), il Presidente dell’Inter Giuseppe Marotta (73°,+11).