Rai, Pd contro i nuovi vertici: "Sono peggio dei predecessori"
"Da quando ci sono loro, la Rai è peggiorata tantissimo. Sia sul piano della comunicazione, sia su quello della trasparenza". Parola di Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della Commissione di vigilanza Rai, che dopo il caso delle critiche a Ballarò di Massimo Giannini sferra in un'intervista al Corriere della Sera un violento attacco Dem ai nuovi vertici della tv pubblica.
Secondo Anzaldi, Monica Maggioni e Antonio Campo Dall'Orto sono peggio dei predecessori: "Da quando ci sono loro, la Rai è peggiorata tantissimo. Sia sul piano della comunicazione, sia su quello della trasparenza. (...) Ogni giorno l’azienda è sotto accusa per qualcosa: e loro che fanno? Non spiegano, non commentano. Niente, zitti, muti… non bisogna disturbare il manovratore. La verità è che quei due si sono rivelati peggiori dei loro predecessori. Ma lo sanno Dall’Orto e la Maggioni come sono arrivati lì? Ce li abbiamo messi noi della Vigilanza, con una serie di votazioni a catena complicatissime, con uno straordinario lavoro di mediazione politica. E adesso che fanno? Non vedono, non sentono, non parlano".
Nessun cambio di rotta sul conduttore di Ballarò. "Giannini è già stato virtualmente licenziato dagli italiani", afferma Anzaldi sempre al Corriere. "Fa ascolti imbarazzanti. Ricordo solo che il suo editoriale di martedì scorso è andato in onda tra le 21,05 e le 21,10, esattamente quando Rai 3 è crollata all’ultimo posto tra le reti generaliste. Ma siccome Giannini lavora in un’azienda dove ormai tutto è possibile, invece di starsene buono e mortificato, l’altra sera è pure andato a parlare male di chi lo paga, e stendiamo un velo pietoso sulla cifra del suo stipendio, a Fuori Onda, su La7, miracolosamente diventata diretta concorrente di Rai 3, grazie alla fallimentare direzione di Andrea Vianello. Che, ovviamente, come pure Leone, se ne sta ancora lì, bello tranquillo al suo posto".
Insomma, l'attacco alla Rai è violentissimo e totale: "Io certe cose le dico per il bene della Rai, per dare un senso al canone che ora tutti pagheranno in massa. Ma questi che fanno? Mandano in onda la Leosini… una che io, dopo quello che ha fatto, non capisco come riesca a prendere sonno la notte… e la Leosini, contro il parere del procuratore di Pesaro, intervista quello che ha sfregiato Lucia Annibali, un matto condannato a vent’anni di reclusione nei primi due gradi di giudizio e in attesa del verdetto della Cassazione. È servizio pubblico? No. Infatti è insorto tutto il Parlamento. Ma loro due, Dall’Orto e Maggioni, si sono giustificati, hanno chiesto scusa? Zero: come sempre muti nel loro silenzio, altezzoso e arrogante".