Quando Bartali aggiustava la bici da corsa con Vastano sul bancone di Striscia: il grande campione condusse più volte il tg satirico - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:23

Quando Bartali aggiustava la bici da corsa con Vastano sul bancone di Striscia: il grande campione condusse più volte il tg satirico

Gino Bartali, 25 anni dalla scomparsa: campione leggendario tra sport, coraggio e TV. Il suo ricordo tra imprese, valori e storici aneddoti a Striscia la Notizia

Gino Bartali, ricordo di un campione a 25 anni dalla scomparsa: dalla bici ai riflettori di Striscia la Notizia

Nel 25° anniversario della sua scomparsa, Gino Bartali resta un’icona dello sport italiano e un simbolo di valori senza tempo. Nato il 18 luglio 1914 a Firenze, il “Capitano” vinse tre Giri d’Italia e due Tour de France, ma la sua grandezza andò ben oltre le imprese sportive. Bartali divenne celebre anche per il suo impegno fuori dalle corse: tra il 1943 e il 1944, sfruttando la sua notorietà e l’immunità diplomatica, trasportò documenti falsi nascosti nel telaio della bici, salvando numerosi cittadini di origini ebraiche dalle persecuzioni nazifasciste.

Queste azioni, a lungo ignorate, sono state riconosciute solo dopo la sua morte con la medaglia d’oro al merito civile e il titolo di Giusto tra le Nazioni. Ma Bartali è stato anche protagonista di momenti più leggeri e televisivi, come la sua partecipazione a Striscia la notizia: nell’Epifania del 1992, affiancò Sergio Vastano alla conduzione, regalando ai telespettatori momenti indimenticabili, tra cui una celebre scena in cui aggiustava una bici da corsa in diretta.

Durante quelle puntate, Bartali scherzò sulle notizie “tutte sbagliate, tutte da rifare” e svelò aneddoti della sua carriera, dalle 50 cadute al setto nasale rotto tre volte, fino al mistero della sua voce roca dovuta a episodi di freddo e incidenti. La sua storia continua a ispirare, grazie anche a una celebre canzone di Paolo Conte e al ricordo delle sue epiche sfide con Coppi e dei trionfi sulle strade d’Europa.