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"Tutta la mia solidarietà a tuo figlio...". Rissa social tra Crosetto e Boeri

"Tutta la mia solidarietà a tuo figlio...". Scontro tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e l'ex presidente dell'Inps Tito Boeri

Duro scontro su Twitter tra Tito Boeri e Guido Crosetto. Nel teatro preferito dagli italiani per fare rissa con le parole, i social, l’economista e il ministro della Difesa non se le sono mandate a dire.

“Il ministro Crosetto (che ringrazio per l’attenzione) scrive che sbaglio perché il grafico (sulla composizione della spesa militare) "paragona percentuali non cifre!!". Vorrei far presente al Ministro che 6 euro su 10 (come ho scritto nel tweet) significa 60%”, twitta Tito Boeri sul suo profilo. 

Non tarda ad arrivare la replica al veleno del ministro della Difesa, il quale risponde: “Allora è grave. Provo a spiegarla come la spiegherei a mio figlio. Se una nazione spende 6 € su 10 per personale spende il 60%. Un’altra, stessa popolazione, spende 20€ su 40. Il 50%. Chi spende di più, ‘professore’? Conta la percentuale?”. 

Ma il già presidente dell’Inps, in carica dal 2014 al 2019, non molla e lancia un’altra stoccata a Crosetto. “Tutta la mia solidarietà a suo figlio. L’Italia spende come la Germania in % al Pil, eppure il personale conta da loro per il 40% delle spese militari. Da noi per il 60%. Non ha senso ragionare in termini assoluti ma l'accontento: siamo il 3° paese in Europa per spesa militare. ‘Saluti’”, tuona Boeri

A chiudere lo scontro è Guido Crosetto, il quale non si tira indietro e rilancia: “Bastava ammettere di aver detto una cosa inesatta e sbagliata ma non ci riesce. Anzi rilancia. Perché l’ideologia prevale sulla verità. Ho sbagliato io pensando che fosse una persona in grado di ammettere un errore”. 

Scontro social tra Guido Crosetto e Tito Boeri, ecco perché

Ma da dove nasce la “rissa” tra l’economista e il ministro? Durante l’ultimo episodio di domenica 29 gennaio di “Che tempo che fa”, il programma condotto da Fabio Fazio e in onda su Rai 3, il conduttore ha domandato ai suoi ospiti come il governo può raggiungere la soglia del 2% del Pil da destinare alla spesa militare, in base all’impegno (non vincolante, ma rinnovato) tra i Paesi Nato. 

Ebbene, l’economista Tito Boeri ha rivelato: “Non molto tempo fa ho visto la composizione della spesa per l’esercito italiano: 6 euro su 10 vanno per salari e pensioni. Credo non ci sia nessun altro esercito al mondo in cui si spende tanto come in Italia solo per i salari”. 

Perché? “Abbiamo più marescialli e ufficiali che soldati semplici. Quando vanno in pensione militari che per fortuna non hanno mai combattuto una guerra, alla fine si ritrovano pensioni molto più ricche della media”, ha spiegato Boeri

In base ai calcoli ufficiali dell’Istituto di Previdenza, i militari percepiscono una pensione doppia rispetto ai contributi versati “per una serie di vantaggi che i comuni mortali non hanno”, ha aggiunto sferzante l’ex presidente dell’Inps: “Se potessimo togliere un po’ di privilegi... Dunque, dove si andranno a prendere quei soldi? Ci sono operazioni in corso come quella sul reddito di cittadinanza... se lo tagliamo davvero, purtroppo, si recuperano otto miliardi”.

Ed ecco che, in brevissimo tempo, le parole del docente universitario della Bocconi di Milano hanno mandato su tutte le furie i sindacati delle forze armate, tra cui anche il ministro della Difesa Guido Crosetto

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