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Medicina
Alzheimer, i 4 sintomi da non sottovalutare: inibizione, lettura e...

ALZHEIMER, 25 MILIONI DI MALATI IN TUTTO IL MONDO

Sono 25 milioni le persone al mondo colpite dalla Malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza che conta 1 milione di casi solo nel nostro Paese. La Società Italiana di Neurologia (SIN), in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si celebra mercoledì 21 settembre, fa il punto sulle strategie preventive in fase di sperimentazione per questa patologia. Alla base della Malattia di Alzheimer vi è l'accumulo progressivo nel cervello di una proteina, la beta-amiloide, che distrugge le cellule nervose e il loro collegamenti; questo processo può iniziare anche decenni prima delle manifestazioni cliniche della malattia e può essere tracciato attraverso la PET (Positron Emission Tomography), realizzata mediante la somministrazione di un tracciante che lega la beta-amiloide. Analogamente, è possibile analizzare i livelli di tale proteina nel liquido cerebrospinale, mediante una puntura lombare.

I 4 SINTOMI DELL'ALZHEIMER DA NON SOTTOVALUTARE

I sintomi della malattia sono riconducibili, inizialmente, a deficit di memoria, soprattutto per fatti recenti, e, successivamente, a disturbi del linguaggio, perdita di orientamento spaziale e temporale, progressiva perdita di autonomia che definiamo come "demenza". A tali deficit spesso si associano problemi psicologici e comportamentali, come depressione, incontinenza emotiva, agitazione, vagabondaggio, che rendono necessario un costante accudimento del paziente, con un grosso impegno per i familiari. La patologia colpisce prevalentemente soggetti anziani (un tempo erroneamente identificati come affetti da "demenza senile"), ma può esordire anche in età presenile. E' noto da tempo che i fattori di rischio per le patologie vascolari quali ipertensione, diabete, obesità, fumo, scarsa attività fisica, contribuiscono anche ad un rischio maggiore di sviluppare la Malattia di AlzheimerTra gli errori da evitare, quello di concentrarsi troppo su quello che ne e' il sintomo piu' frequente, ovvero la perdita di memoria. Secondo un recente studio condotto dalla Northwestern University e dall'Alzheimer's Disease Center, infatti, a seconda della parte del cervello attaccata, in alcunili d'allarme: perdita di inibizione, difficolta' nella lettura, nella scrittura e nel parlare.

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