Motorsport
MINI JCW e Bulldog Racing sul podio alla 24 Ore del Nürburgring
Con una gara tutta cuore e tecnica, MINI e Bulldog Racing centrano il secondo posto nella classe SP3T, firmando il terzo podio consecutivo all’Inferno Verde.










Nel cuore della Germania, dove il tempo si misura in decimi e la passione per i motori non dorme mai, MINI John Cooper Works e Bulldog Racing
hanno scritto un altro capitolo di una storia che sa di coraggio, ingegno e determinazione. Alla 53esima edizione della 24 Ore del Nürburgring, il team si è piazzato secondo nella classe SP3T, completando 111 giri e oltre 2.700 chilometri sul tracciato più impegnativo del mondo. Un risultato che non arriva per caso, ma che affonda le radici in una progettazione meticolosa, in una squadra affiatata e nella voglia di superare i propri limiti, anche quando tutto sembra andare storto.
La MINI John Cooper Works, preparata per affrontare i cordoli e i rettilinei del "Green Hell", è stata portata in gara da un quartetto internazionale: Samantha Tan (Canada), Toby Goodman (Gran Bretagna), Sebastian Sauerbrei (Germania) e Markus Fischer (Austria). A loro il compito di domare un’auto pensata per la pista ma anche per esprimere un’identità forte, fatta di dettagli tecnici e di una livrea che non passa inosservata, frutto della collaborazione con Deus Ex Machina.
Una corsa piena di insidie e di emozione
Dopo il primo stint di gara, tutto sembrava procedere per il meglio. Ma alle prime ore del pomeriggio di sabato un guasto elettrico ha costretto il team ai box. Una battuta d’arresto che poteva compromettere l’intera strategia, ma che invece ha rivelato tutto il carattere della squadra. Alle 19:45 la MINI è tornata in pista, e da lì in poi è iniziata una rimonta che ha dell’incredibile: oltre 60 posizioni recuperate nella classifica generale, mentre il cielo si faceva sempre più scuro e le temperature scendevano.
Nel pieno della notte più corta dell’anno, con il tracciato immerso nella nebbia e i fari a bucare l’asfalto bagnato, Markus Fischer ha siglato il giro più veloce del team, abbattendo il proprio record dell’anno precedente. Il crono di 10:02 minuti è il simbolo di una rincorsa fatta di precisione, strategia e voglia di non mollare mai. Per Samantha Tan e Toby Goodman, invece, è stato il debutto assoluto su questo tracciato leggendario: un esordio memorabile, bagnato con il secondo gradino del podio nella SP3T.
Un design che racconta passione e stile
Non è stata solo la meccanica a fare la differenza. La livrea esclusiva, disegnata insieme al brand Deus Ex Machina, ha attirato sguardi e obiettivi fin dalle prime ore del weekend. Linee grafiche ispirate al motorsport vintage, dettagli ricercati e una palette cromatica d’impatto hanno reso la MINI una delle auto più fotografate del paddock. Una dimostrazione di come, anche in un contesto altamente competitivo, lo stile possa essere una forma di linguaggio tecnico ed emotivo.
Un pubblico da record per una gara fuori dal tempo
A sottolineare l’eccezionalità dell’evento, ci ha pensato il pubblico: 280.000 spettatori hanno gremito il Nürburgring e le sue iconiche tribune, creando un’atmosfera unica, fatta di tifo, tende, barbecue e passione condivisa. La 24 Ore dell’Eifel non è solo una gara: è un rituale collettivo, una celebrazione del motorsport autentico, dove la notte si fa giorno e le bandiere non si abbassano mai.
Per MINI e Bulldog Racing è arrivata così la terza presenza consecutiva sul podio, un traguardo che conferma la costanza e l’ambizione di un progetto che cresce anno dopo anno. Dopo la vittoria del 2022 e il secondo posto del 2023, questo nuovo risultato testimonia non solo la bontà tecnica del pacchetto, ma anche la capacità del team di affrontare imprevisti e rilanciare ogni volta la propria sfida.
In un mondo dell’automobile sempre più votato all’elettronica e alle strategie di efficienza, ci sono luoghi e momenti in cui la purezza della corsa torna protagonista. La 24 Ore del Nürburgring è uno di questi. E MINI, con la sua John Cooper Works e il team Bulldog Racing, ha dimostrato ancora una volta di saper coniugare cuore, tecnica e passione in una delle prove più dure e affascinanti del motorsport mondiale.