Caffè: bere 4 tazzine al giorno di caffè riduce la mortalità cardiovascolare
Caffè: 4 tazzine al giorno riducono la mortalità cardiovascolare. I cardiologi confermano: “Caffè e cioccolato fondente proteggono il cuore”
Caffè: 4 tazzine di caffè al giorno riducono la mortalità cardiovascolare
Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno riducono la mortalità cardiovascolare per effetto delle sostanze antiossidanti contenute nel chicco di caffè.
Così ha dichiarato il dottor Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino:
“Tre imponenti lavori, una metanalisi e due importanti ricerche, hanno dimostrato gli effetti positivi del caffè indipendentemente dalla caffeina. Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno, anche decaffeinato, riducono la mortalità cardiovascolare in follow up che vanno da 10 a 18 anni. A lungo termine, bere caffè ha un effetto positivo. Il lavoro di metanalisi condotto negli Stati Uniti rileva che anche la mortalità per tumore viene significativamente ridotta. Il risultato non è legato alla presenza di caffeina, ma alle sostanze antiossidanti che sono contenute nel chicco di caffè. Il chicco di caffè è la sostanza con più antiossidanti esistente in natura”
Caffè e cioccolato fondente, migliori alleati per il cuore
In più, le ultime ricerche sostengono, oltre al caffè, anche il cioccolato riduce la mortalità cardiovascolare, ma affinché sia veramente salutare, però, non deve contenere ingredienti aggiunti e deve essere fondente all’85-89%.
I cardiologi confermano: “Caffè e cioccolato fondente proteggono il cuore”: il convegno
Questa ed altre novità saranno al centro delle XXIX Giornate cardiologiche torinesi in programma venerdì e sabato nel capoluogo piemontese e che vedranno riuniti esperti italiani ed internazionali per parlare della salute del cuore. L'appuntamento, diventato polo di interesse per la cardiologia mondiale, è organizzato e diretto da Fiorenzo Gaita, direttore della Cardiologia dell'ospedale Molinette e da Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino. Filo conduttore dell'edizione 2017 dell'iniziativa che vedrà riuniti oltre 600 partecipanti e un centinaio di relatori sarà la prevenzione attraverso la correzione dei fattori di rischio.
"Negli ultimi vent'anni abbiamo a disposizione nuovi farmaci, nuove tecniche chirurgiche, che indubbiamente hanno ridotto la mortalità, ma per tre quarti il merito è della prevenzione - spiega Sebastiano Marra - ed è principalmente su questo fattore che noi medici dobbiamo impegnarci". Come sempre, al centro delle due giornate anche le novità provenienti dai cardiologi americani e da quelli torinesi sull'interventistica.
"Solo in Italia, ogni anno, 50mila persone muoiono improvvisamente, vale a dire più di 130 morti al giorno senza che si possa intervenire. - osserva Fiorenzo Gaita - ma l'Italia è, tra i Paesi occidentali, con poche altre nazioni, all'avanguardia nella prevenzione della morte improvvisa. Alle Molinette, per es Maio, stiamo utilizzando tecniche interventistiche sempre più innovative, tese a prevenire l'evento fatale in soggetti con predisposizione, ad esempio su pazienti con malattie genetiche che possono condurre ad aritmie maligne ed a morte improvvisa anche nei giovani"