Come superare gli attacchi di panico con il metodo psicoterapeutico EMDR
A Roma la presentazione del libro "Il panico ospite imprevisto - Diagnosi del disturbo e terapia EMDR"
di Lorenzo Zacchetti
Come superare gli attacchi di panico? Si tratta di un disturbo fortemente invalidante, perché può arrivare fino ad impedire di uscire di casa, ma nel contempo di un argomento che suscita imbarazzo e quindi non se ne parla volentieri. Anche cercare gli aiuti necessari non è facile.
Se ne parlerà il 1 marzo all'Hotel Quirinale di Roma, in via Nazionale, dove alle 18.30 verrà presentato il libro "Il panico ospite imprevisto - Diagnosi del disturbo e terapia EMDR" (Mimesis).
Interverranno Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico) e Isabel Fernandez, Presidente EMDR ITALIA e EUROPA, le quali spiegano: “L’EMDR è un approccio psicoterapeutico, un trattamento evidence-based - spiegano le esperte - per il quale le informazioni associate ad un ricordo traumatico rimangono congelate nel sistema nervoso, impedendo una giusta modulazione dell’intensità emotiva in caso di rievocazione di certe situazioni. La comparsa dei sintomi psicologici, fisici e comportamentali tipici del Dap ne sono così un’ovvia conseguenza: il panico è allora il sintomo e gli attacchi si risolvono definitivamente solo in seguito all’elaborazione di tutti gli elementi disturbanti che hanno agito causandone l’insorgenza”.
“Il disturbo da attacchi di panico (o Dap) è una sindrome psicopatologica caratterizzata da ripetuti episodi di ansia acuta, la cui durata può variare da qualche minuto fino a un’ora. Un’inaspettata e traumatizzante paura fisica e psicologia si accompagna a sintomi somatici quali palpitazioni, sudorazioni, tremori, dispnea, fastidio al petto o disturbi addominali, percepiti come un qualcosa di catastrofico e paralizzante. Diventa impossibile, in alcune circostanze, uscire di casa da soli, viaggiare o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda: l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) oggi è uno strumento risolutivo per superare questo senso di angoscia invalidante senza ritrovarsi schiavi del proprio disturbo”.
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