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Medicina
Novartis: dall'emicrania alla lotta ai tumori, le novità presentate a Basilea
Al Campus Novartis di Basilea è in corso l'annuale evento nel quale la multinazionale del farmaco presenta i propri risultati economici. Oltre alle notizie societarie, Novartis attraverso i suoi specialisti ha approfondito anche diverse tematiche tecnico-scientifiche.
 
affaritaliani.it ha incontrato Stephan Moran, Global Head of Strategy, e Haseeb Ahmed, Country President di Novartis UK, in un dibattito dal titolo “Un sistema sanitario basato sul valore”.
 
“I sistemi sanitari nazionali sono messi sotto pressione da due cambiamenti significativi: i flussi migratori e lo sviluppo tecnologico”, ha esordito Moran. 
 
“Bisogna quindi spostarsi da un approccio focalizzato sul volume a uno focalizzato sul valore. Il value-based healthcare si basa sul collegamento diretto tra i costi della salute e i risultati per i pazienti. Il valore si ricava da una formula 'Risultato/Costo'. Ci sono varie barriere che interferiscono nell'applicazione di questo approccio: la mancanza di una misurazione standardizzata dei risultati, lo scarso coordinamento tra i vari provider e i limiti di budget”. 
 
Novartis ha scelto questo approccio allo scopo di creare farmaci di grande valore e per essere ripagata dei propri investimenti di lungo termine. Nel 2016, l'azienda ha investito 9 miliardi di dollari in Ricerca & Sviluppo. Come caso di studio, è stata presentata la collaborazione con il sistema sanitario del Regno Unito, dove le persone vivono più a lungo rispetto al passato, ma spesso con condizioni croniche e con investimenti insufficienti ad occuparsene. Attraverso contratti basati sia sui risultati che sul pricing, si va nella direzione di un'offerta sanitaria sempre più integrata. Ad esempio, questo modello è stato adottato sia per Cosentyx, farmaco per la cura della psoriasi, che per Entresto, che invece si rivolge alle problematiche cardiache, ed anche per i biosimilari che, sviluppati da Sandoz (che far parte dello stesso gruppo, ndr), contribuiscono all'intervento oncologico”, ha concluso Ahmed.
 
Il secondo focus ha visto come protagonista Danny Bar-Zohar, Global Head Neuroscience Development di Novartis. Il suo contributo, intitolato “Gestione del dolore, nuove frontiere nell'emicrania”, ha consentito di fare luce su un disturbo colpevolmente sottovalutato.
 
“Non è, come molti pensano, un semplice mal di testa. Si tratta invece di una problematica neurologica molto sottovalutata, eppure è molto complessa e piuttosto invalidante, associata a dolore, incapacità di svolgere alcune funzioni e una ridotta qualità della vita, oltre che ai costi per il sistema sanitario (stimato intorno a 27 miliardi di euro in Europa)”. 
 
“Rispetto a un normale mal di testa, si contraddistingue per la presenza della “aura” che comporta disturbi visivi, sotto forma di flash, linee a zig-zag e persino con la temporanea perdita della vista. Spesso viene considerata una debolezza di carattere, invece che una vera e propria malattia. La mancanza di un test per l'emicrania non aiuta chi ne soffre a sentirsi legittimata. I suoi effetti sono così gravi da spingere il soggetto ad aver paura ad uscire di casa, per non essere sorpreso da attacchi lontano da un luogo sicuro. È spesso causa di perdita di giorni di lavoro e ne soffre il 10% della popolazione mondiale, in prevalenza donne”. 
 
“Oltre i quattro attacchi mensili si parla di emicrania episodica, se sono più di 15 è cronica. Molti pazienti abbandonano i trattamenti preventivi perché poco efficaci e ricchi di effetti collaterali (aumento di peso, nausea, vertigini, difficoltà di concentrazione, ecc...). La maggior parte di questi rimedi erano nati per altre patologie (anti-epilettici, betabloccanti, antidepressivi, ecc...). Erenumab (AMG 334) è un farmaco che potenzialmente può cambiare la vita dei pazienti. I dati dei programmi clinici ne dimostrano l'efficacia: dopo un anno, 2/3 dei pazienti episodici ha avuto una riduzione almeno del 50% degli episodi e uno su quattro se ne è completamente liberato. Gli stessi test rivelano anche un profilo di tollerabilità e sicurezza vicino a quello dei farmaci-placebo. È l'unico che agisce bloccando il recettore CGRP, che svolge un ruolo importante nell'attivazione dell'emicrania”. 
 
Jacob LaPorte, Head of Digital Development di Novartis, ha affrontato il tema “Digitalizzazione del motore Ricerca&Sviluppo”:
 
“Siamo nel pieno dell'era digitale, ma per quanto riguarda il settore Ricerca&Sviluppo sappiamo che si deve fare di più, per massimizzare ricavi, produttività e valore sul mercato”. 
 
“Nel nostro settore, i trend-chiave sono:
1) L'Internet of Things e i suoi riflessi sulla medicina stanno prendendo piede
2) L'Intelligenza Artificiale sta trovando sempre più applicazioni nella sanità
3) La tecnologia e le risorse hardware stanno evolvendo in maniera importante”.
 
“Stiamo costruendo la struttura del nostro programma digitale, perchè in tanti anni abbiamo raccolto un'impressionante quantità di dati sui trial. Vogliamo aggregarli e usarli per approfondire le nostre conoscenze. I dati sono il carburante che fanno viaggiare il nostro programma”.
 
“Le aree strategiche sulle quali stiamo focalizzando il nostro programma di Ricerca & Sviluppo sono:
1) Trial basati sui dati. L'ottimizzazione avviene attraverso l'analisi dei dati e la simulazione. Ad esempio, nei trial con i bambini, abbiamo visto come per loro sia difficile parlare a degli adulti rispetto a come si sentono. In generale, può non essere una bellissima esperienza per loro. Vogliamo introdurre delle interfacce digitali per renderla più simile a un gioco.
2) Trial decentralizzati, portando i trial a casa dei pazienti (invece che portare loro da noi).
3) Digitalizzazione delle evidenze, che elimina il costo dell'inserimento manuale, e uso dei feedback dei pazienti per la progettazione dei trial successivi. Costruendo degli algoritmi, possiamo produrre una diagnosi digitale, attraverso l'immagine del paziente che effettua un test.
4) Uso della tecnologia per rendere la terapia sempre più efficace e l'esperienza personale sempre più piacevole. Costruendo degli algoritmi, possiamo produrre una diagnosi digitale, attraverso l'immagine del paziente che effettua un test.
5) Maggiore efficienza attraverso lo sviluppo automatizzato delle operazioni interne a Novartis”.
 
 
Il tema “Terapia cellulare e genetica e next generation nella ricerca oncologica” riveste una particolare importanza per Novartis, che ha recentemente ottenuto la prima approvazione da parte della FDA (Food and Drug Administration) per Kymriah, terapia basata sull'antigene CAR-T che utilizza le cellule immuni del paziente per combattere il tumore.
 
Su questo tema, sono intervenuti due esperti.
 
Jeff Engelman, Global Head Oncology, NIBR (Novartis Institutes for BioMedical Reasearch) ha spiegato: “Sono venuto alla Novartis perché secondo me abbiamo una grande chance nella lotta al cancro, che include approcci sempre più integrati. L'obiettivo dell'Onclologia NIBR, che collabora strettamente con l'Immunoncologia NIBR, consiste nel combinare queste terapie per sviluppare fino in fondo il loro potenziale”.
 
Lloyd Klickstein, Head of Translation Medicine for DAx, NIBR, ha inquadrato in questo modo l'approccio dell'azienda a questo ambito: “Lavoriamo in un'area sperimentale. DAx sta per Exloratory Disease Area e fa parte di NIBR (Novartis Institutes for BioMedical Reasearch). Sviluppiamo progetti che vanno dall'identificazione dei target fino alla prova clinica in aree nelle quali Novartis al momento non è ancora presente, sulla base del bisogno specifico e della validità scientifica”.
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