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Medicina
Protesi del ginocchio? Niente paura ci può aiutare un robot

Un innovativo software a tutela del paziente

Circa il 16% della popolazione italiana soffre di artrosi o di vari tipi di artrite. Un altro 7% è interessato da osteoporosi . Sono tra le malattie o condizioni croniche più diffuse in Italia. La prevalenza di queste patologie aumenta con l’età e presenta nette differenze di genere (tra gli over 75enni, il 68,2% delle donne e il 48,7% degli uomini dichiarano di soffrire di artrosi/artrite e il 49% delle donne e l’11,1% degli uomini di osteoporosi).

Dal 2006 esiste il Registro italiano ArtroProtesi (Riap), finanziato dal ministero della Salute con lo scopo di monitorare l’utilizzo degli impianti protesici, garantire la rintracciabilità del paziente e tutelare la sua sicurezza. Il Riap, organizzato come una federazione di Registri regionali, monitora gli interventi di protesi di anca e ginocchio e, a partire da febbraio 2014, ha iniziato a gettare le basi per il monitoraggio degli interventi di spalla.

Gli interventi di ricostruzione e protesi del ginocchio sono sempre più frequenti, in particolare riferiti alla patologia nota come gonartrosi.

Tutto ruota intorno alla comprensione della biomeccanica dell’articolazione: la comprensione del ruolo dei legamenti crociati  (meccanico e propriocettivo) ha recentemente influenzato le caratteristiche delle protesi moderne.

Oggi è possibile dotare i pazienti di protesi che vengono percepite sempre più come ginocchia vere e proprie, riducendo al paziente la sensazione di avere delle “ginocchia bioniche”.

L’intervento stesso di protesi di ginocchio è cambiato: sempre meno una malattia e sempre più un percorso naturale per recuperare al meglio la funzione di un tempo.

L’ultima frontiera per questo tipo di interventi è la chirurgia robotica.

Korian, Gruppo europeo leader nei servizi di assistenza e cura, presente in 3 regioni italiane con Case di Cura private convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, ha recentemente introdotto in alcune sue strutture il Robot ROSA Knee.

Si tratta di un sistema commercializzato dall’Azienda ZimmerBiomet per supportare gli interventi chirurgici al ginocchio, consentendo il posizionamento ottimale della protesi totale. Il sistema ROSA Knee è una piattaforma robotica ideata per adiuvare i chirurghi ortopedici durante le procedure di resezione ossea, nonché per consentire la valutazione dello stato dei tessuti molli, al fine di facilitare il posizionamento dell'impianto durante interventi di artroplastica totale del ginocchio.

Il software di pianificazione chirurgica può essere utilizzato dal chirurgo prima dell’intervento per pianificare il posizionamento e la misura dell'impianto. Il dispositivo è costituito da due unità, posizionate rispettivamente su ciascun lato del tavolo operatorio: un’unità robotica costituita da un braccio robotico compatto e un touchscreen; un’unità ottica dotata di touchscreen.

Il flusso di lavoro implementato nel sistema è simile a quello di un'artroplastica totale del ginocchio tradizionale. Pertanto, al momento dell’intervento chirurgico e in base al piano chirurgico, il robot assiste il chirurgo in ogni step in sala operatoria. “L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in medicina, e nella chirurgia in particolare, è una frontiera di grandissimo potenziale a cui il nostro Gruppo ha iniziato da tempo a guardare con interesse - dichiara Aladar Bruno Ianes, Direttore Medico di Korian Italia.

“L’abilità del chirurgo - continua Ianes - resta la parte più importante del percorso operatorio, ma il supporto della robotica ci consente una personalizzazione degli interventi che rappresenta un indubbio vantaggio nella cura dei nostri pazienti” .

Il progetto del ROSA Robot sarà anche oggetto di formazione da parte di Korian Akademy destinato, a livello nazionale, a nuovi chirurghi ortopedici al fine di ottenere il brevetto di utilizzo del Robot.

Spiega il Dott. Eugenio Bartoleschi, medico chirurgo ortopedico, specializzato nella chirurgia mini invasiva

“Partiamo dal presupposto che un intervento chirurgico va fatto solo quando permette al paziente un reale beneficio e un maggiore chance di miglioramento rispetto alla terapia conservativa.  Quando il ginocchio è molto usurato dall’artrosi e il paziente ha già eseguito da tempo le varie terapie - medicine, farmaci, fisioterapie, infiltrazioni con sostanze che proteggono la cartilagine - ma il dolore e la riduzione della funzione permangono, si deve ricorrere all’intervento di protesi. L’impianto della protesi al ginocchio non dipende tanto dall’età del paziente, quanto dalle sue condizioni. Se il dolore è diventato insopportabile o la patologia è invalidante, anche se si tratta di una persona giovane, la protesi al ginocchio potrebbe essere l’unica soluzione per riprendere una vita normale.

Un intervento spesso mette paura, ma ci sono soluzioni mini invasive?

Bartoleschi : "Negli ultimi anni stiamo assistendo a uno sviluppo tecnologico in ambito biomedicale incredibile che coadiuvano il professionista nel ridurre gli errori o i rischi collegati all’intervento. Ad esempio , alcune strutture sono dotate di robot che permettono di misurare oggettivamente molteplici dati a supporto del processo decisionale tramite la costruzione di un modello anatomico tridimensionale del ginocchio che aiuta il chirurgo a pianificare molti aspetti dell’intervento già in fase pre-operatoria, oltre ad assistere il chirurgo nella fase intra-operatoria. Da ultimo, anche se non secondario, permette di eseguire lo stesso intervento facendo un’incisione molto più contenuta". 

Rosa Knee è presente presso Kinetika di Sant’Elena (Cagliari) e al San Giuseppe Hospital di Arezzo.

Per garantire anche all’utenza romana di usufruire delle prestazioni di questo macchinario, presso i Poliambulatori Korian di Roma è possibile prenotare visite ortopediche propedeutiche con il Dottor Eugenio Bartoleschi ed effettuare gli esami preoperatori. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero  06 86.00.604

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