Medicina
Psoriasi: la malattia alla pelle che crea discriminazione
La psoriasi, malattia infiammatoria cronica non infettiva della pelle, crea notevoli disagi psicologici a chi ne è affetto, lo rivela un sondaggio.
Un sondaggio indaga sui risvolti pratici e psicologici dei pazienti affetti da psoriasi
Realizzato il primo sondaggio che analizza la percezione di una pelle libera da lesioni nella psoriasi. Intervistate oltre 8.300 persone provenienti da 31 Paesi.
Psoriasi: malattia contagiosa?
Oltre a evidenziare livelli inaccettabili di discriminazione e umiliazione, il sondaggio dimostra che quasi la meta' delle persone con psoriasi (45%) si e' vista chiedere se la malattia fosse contagiosa.
Psoriasi: un disagio psicologico oltre che fisico
L'indagine ha anche svelato gli effetti devastanti che la psoriasi puo' avere sulla vita personale e sulla salute mentale di chi ne e' affetto: il 16% dei partecipanti ha infatti ammesso di nascondersi dal mondo come meccanismo di coping.
Questa carenza di speranza e di autostima che affligge i malati di psoriasi si riflette nei risultati, con il 55% degli intervistati che afferma di non credere che la pelle libera o quasi libera da lesioni sia un obiettivo realistico. Anche i 639 pazienti, provenienti da diverse regioni del territorio italiano, percepiscono come remota la possibilita' di ottenere una pelle libera da lesioni.
L'indagine ha infatti messo in luce l'importanza di riuscire a guarire dalla psoriasi ottenendo una pelle priva di lesioni (Clear Skin) per il 39% del campione, anche se piu' della meta' lo ritiene un obiettivo ancora non raggiungibile.
Psoriasi: migliorare la qualità di vita dei pazienti
Dai dati, inoltre, emerge che il 53% considera la riduzione del prurito uno dei principali obiettivi del trattamento, mentre il 33% degli intervistati aspira solo a una riduzione della sensazione di dolore.
Anche per il campione italiano la qualita' di vita e' fortemente influenzata dalla patologia, confermando il dato mondiale. L'84% dei pazienti ha infatti risposto di essere stato vittima di umiliazioni e discriminazioni, il 43% si sente osservato in pubblico e al 41% e' stato chiesto se la malattia fosse contagiosa.
Gli intervistati italiani hanno inoltre raccontato le proprie sensazioni associate alla patologia: circa il 40% si sente in imbarazzo; 1 paziente su 3 si vede poco attraente e si vergogna della propria pelle.
Psoriasi: un limite anche per la vita professionale e le relazioni interpersonali
Inoltre, per il 60% delle persone coinvolte nel sondaggio, la psoriasi ha un impatto sulla vita professionale, con 6 pazienti su 10 che hanno richiesto un giorno di permesso negli ultimi sei mesi.
La psoriasi influisce in maniera negativa anche sulle relazioni interpersonali: ne e' convinto il 46% degli intervistati tra i quali, il 33% ritiene di non sopportare lo sguardo degli altri e ancora 1 paziente su 3 si sente inadeguato come partner.
Psoriasi: le attività che il paziente vorrebbe tornare a fare normalmente
Infine le principali attivita' che i pazienti vorrebbero presto tornare a riprendere sono: andare al mare e prendere il sole (circa il 60%), e nuotare (circa il 48%).