MiFID II in dirittura finale

La nuova data di attuazione del 3 Gennaio 2018 è ormai vicina, e le società devono finalizzare i dettagli di MiFID II e prepararsi seriamente per i cambiamenti sotto questa nuova regolamentazione.

Il "livello 1", i testi legislativi finali della Financial Instruments Directive (direttiva MiFID II) e i mercati degli strumenti finanziari regolamentati (MiFIR), pubblicati nel giugno 2014, rappresentano solo un primo approccio alla normativa.

Le misure di "livello 2" (norme tecniche vincolanti) e le misure di "livello 3" (linee guida e raccomandazioni) sono in corso di perfezionamento. Questi espandono il livello 1 e conterranno dettagli tecnici fondamentali e linee guida necessarie per le società e per le autorità di vigilanza per essere in grado di rispettare le disposizioni.

La mancanza di chiarezza sulle misure di livello 2, in particolare, ha fatto sì che molte aziende si siano mostrate riluttanti finora a impegnare tempo e denaro per i loro progetti di implementazione della MiFID II.

Fortunatamente con le misure di livello 2 quasi ultimate e la conferma della nuova data di attuazione del 3 Gennaio 2018, la situazione sta migliorando. Anche se il 2018 può ancora sembrare un po' lontano, rimarrà comunque impegnativo per le aziende rispettare tale scadenza.

Per quanto riguarda le misure di livello 2, la MiFID II contiene vari mandati per la Commissione europea per finalizzare i documenti di attuazione e adottare standard tecnici vincolanti.

In materia finanziaria la Commissione ha già adottato tre risoluzioni, sulla base della consulenza tecnica fornita dall’ESMA:

1. Una direttiva contenente disposizioni in materia di:

- salvaguardia dei beni dei clienti, tra cui in particolare le disposizioni in materia di utilizzo delle risorse del cliente e l'uso appropriato degli accordi di garanzia nel trasferimento dei titoli;

- obblighi di governance sia per emittenti, sia per distributori;

- caratteristiche dei fee, commissioni, o altri benefici non monetari (incentivi) e dei costi di ricerca di terze parti.

2. un regolamento ai sensi della direttiva MiFID II, le cui principali disposizioni si riferiscono a:

- alcune definizioni di particolari strumenti finanziari, l'attività di consulenza per gli investimenti, il trading algoritmico e l'accesso elettronico diretto, ecc.;

- requisiti organizzativi per le società di investimento, anche per quanto riguarda conformità, gestione del rischio, controllo interno, retribuzione, operazioni personali, outsourcing e conflitti di interesse;

- norme di comportamento, comprese le informazioni che devono essere fornite a clienti e potenziali clienti, la fornitura di consulenza per gli investimenti su base indipendente, l'idoneità e le valutazioni di appropriatezza, accordi specifici e obblighi verso i clienti, best execution, la gestione degli ordini dei clienti, la tenuta delle registrazioni.

3. un regolamento ai sensi MiFIR contenente disposizioni in materia di:

- determinazione della liquidità per gli strumenti finanziari ai fini dei requisiti di trasparenza pre e post negoziazione;

- gli obblighi di sedi di negoziazione e per internalizzatori sistematici (intermediari che eseguono sistematicamente, frequentemente e in modo organizzato gli ordini retail fuori dai mercati regolamentati) per fornire dati di mercato ragionevoli;

- pubblicazione, esecuzione degli ordini e trasparenza gli obblighi per gli internalizzatori sistematici;

- i criteri da prendere in considerazione da parte dell'ESMA, l'Autorità bancaria europea e le autorità di regolamentazione nazionali per determinare come utilizzare i loro poteri di intervento.

Per quanto riguarda il livello 3 la MiFID II contiene vari mandati che richiedono all’ESMA di redarre linee guida non vincolanti su vari aspetti del Livello 1. Tre serie di linee guida sono state finalizzate finora, un altro gruppo è stato avviato, e si prevede che l’ESMA produrrà altri sette documenti del genere.

Paolo Brambilla