Corruzione: senatore Paolo Romani indagato, mazzette da 12 mila euro - Affaritaliani.it

Milano

Corruzione: senatore Paolo Romani indagato, mazzette da 12 mila euro

Oltre al senatore sono indagati anche l'ex europarlamentare di Fratelli d'Italia Stefano Maullu e il fratello Antonio Sandro, per false comunicazioni al pm

Maxwork, il senatore avrebbe ricevuto mazzette 

Il senatore Paolo Romani è indagato dalla procura di Bergamo per corruzione. Lo rivela il sito La Repubblica. Il nome del politico, prima legato a Forza Italia e ora al nuovo partito di Giovanni Toti, emerge "da un decreto di perquisizione disposta dal pm Paolo Mandurino, nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sul crac della società di lavoro interinale Maxwork, dichiarata fallita nel giugno 2015, in cui era rimasto coinvolto anche l'ex marito di Valeria Marini, l'imprenditore Giovanni Cottone". Con il politico, sempre secondo quanto riferisce l'articolo, "sono indagati per corruzione, e perquisiti stamattina, il fondatore dell'azienda Massimiliano Cavaliere, il commercialista Placido Sapia e l'ex responsabile amministrativa Giuliana Mila Tassari. Ma nell'inchiesta sono indagati anche l'ex europarlamentare di Fratelli d'Italia Stefano Maullu e il fratello Antonio Sandro, entrambi accusati di false comunicazioni al pm".

A Romani consegnati 12 mila euro

Secondo l'impianto accusatorio della procura, i tre manager di Maxwork, nel gennaio 2015 avrebbero consegnato 12 mila euro in contanti a Romani, "come corrispettivo di un atto contrario ai doveri del suo ufficio". La somma sarebbe stata "materialmente consegnata in un plico chiuso, ritirato presso gli uffici della Maxwork da Antonio Sandro Maullu, su incarico di Stefano Maullu". Una circostanza che sarebbe "pienamente provata da una intercettazione ambientale" riemersa nel procedimento principale. Un audio "da cui risulta il ritiro da parte di Maullu Antonio Sandro, su richiesta di Paolo Romani, del plico destinato al medesimo Romani". I fratelli Maullu però, alla richiesta di fornire informazioni in procura, il 2 marzo scorso, "hanno escluso espressamente di essersi recati negli uffici della Maxwork per ritirare un plico, contenente la somma indirizzata a Romani Paolo, così rendendo false dichiarazioni". "Siamo stupiti di questa indagine, non si capisce quale sia l'atto contrario ai doveri d'ufficio - commenta il legale di Romani, l'avvocato Daniele Giovanni Benedini -. Cercheremo di capire nei prossimi giorni cosa ci viene contestato". 

Stefano Maullu: "Estraneo ai fatti per cui indaga la Procura di Bergamo"

"Ho letto su agenzie di stampa che sarei indagato per aver fornito false informazioni al P.M. in un processo a carico di altri per fatti ai quali sono pacificamente estraneo come facilmente rilevabile dagli atti. Confido che al termine dell’indagine il P.M. avrà tutti gli elementi per procedere all’archiviazione della mia posizione. Sono stato chiamato come 'persona informata sui fatti' dal P.M di Bergamo in merito ad un’unica circostanza risalente a ben sette anni fa su cui ho riferito tutto quanto ho potuto ricordare. Lo stesso P.M. ha escluso il mio coinvolgimento per i reati per cui procede: se ha motivo di dubitare che io abbia riferito tutto ciò che era di mia memoria e conoscenza fa bene ad avviare e proseguire l’indagine, ma sono certo che sarà presto chiaro che ho fornito quanto era in mio potere". Così Stefano Maullu in una nota divulgata alla stampa.


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