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Garlasco, i Ris di nuovo nella villetta. L'obiettivo? Realizzare una riproduzione 3D della scena del delitto

I Ris nuovamente nella villetta di via Pascoli dove fu trovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. La scansione di ingresso, soggiorno, disimpegno, bagno, cucina e scale

di redazione

Garlasco, i Ris di nuovo nella villetta. L'obiettivo? Realizzare una riproduzione 3D della scena del delitto

Il Ris è tornato nella villetta di via Pascoli a Garlasco. Lo rivela in anteprima il Tg1 dai propri canali social: dopo la prima perizia del 2007, i tecnici sono rientrati nella mattinata di oggi con laser, scanner e droni. L'obiettivo è realizzare una riproduzione in 3D dell'interno e dell'esterno dell'abitazione nella quale fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. Le operazioni dovrebbero durare tutta la mattinata, con scansione a tappeto di ingresso, soggiorno, disimpegno, bagno, cucina e scale. Nella villetta di Garlasco dove sono in corso le attivita' dei Ris e' presente anche l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio.

Le rilevazioni fotografiche per l'esatto posizionamento di tracce ematiche ed impronte

Si concentrano, da quanto si è saputo, attraverso l'uso di rilevazioni fotografiche e in 3d, sul "posizionamento" esatto delle tracce ematiche e delle impronte, repertate all'epoca sulla scena del delitto, le nuove attività dei carabinieri del Ris in corso nella villetta dei Poggi a Garlasco, nell'inchiesta sull'omicidio di Chiara, riaperta a carico di Andrea Sempio. Come riferisce Ansa, i nuovi accertamenti puntano a ricostruire, attraverso le immagini realizzate oggi, il posizionamento esatto di tutte le tracce sui luoghi della scena del crimine, oltre ad una documentazione specifica proprio su quei luoghi con le misurazioni.

 I legali della famiglia Poggi: "Decreto di ispezione reso disponibile alla stampa e non a loro"

 "Anche questa mattina, come sempre in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa". Lo scrivono i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna.

I legali di Stasi: "Ben venga la nuova ispezione a casa Poggi"

"In un'ottica di rivisitazione e di approfondimento della dinamica omicidiaria, questo è un passaggio fondamentale e ben venga, perché, anche se è vero che era già stato fatto, mancavano sicuramente dei dati e immagino che quindi si voglia averli tutti per poter fare un'analisi ancora più approfondita. E credo che tutte le parti dovrebbero accogliere con favore questi ulteriori approfondimenti, aldilà delle polemiche e del fatto che alcuni accertamenti erano già stati fatti". Lo spiega l'avvocata Giada Bocellari, uno dei legali di Alberto Stasi, in merito alle attività dei carabinieri del Ris nella villetta dei Poggi a Garlasco.
 
"Abbiamo appreso stamani dalla stampa di questa ispezione a casa Poggi - ha chiarito la legale Bocellari - naturalmente non abbiamo ricevuto alcuna notifica noi, quindi non sapevamo assolutamente niente, ma è chiaro che accogliamo con assoluto favore questo ulteriore approfondimento, tenendo conto che è vero che il laser scanner fu già fatto sia nel 2007, sia poi nel 2014, ma il focus del laser scanner dell'epoca era tutto concentrato sulle mappe ematiche e sul ricostruire il discorso della camminata di Alberto Stasi". Ossia all'epoca, ha aggiunto la legale, serviva "per verificare" se Stasi "avesse potuto o meno calpestare e che cosa, come aveva camminato all'interno della scena del crimine. Quindi quella del 2007 - ha proseguito -riguardava solo il piano terra e neanche i gradini della scala" che porta alla cantina "e sicuramente non i muri, ad esempio, e quella del 2014 riguardava anche i primi tre gradini della scala, perché Stasi disse sono sceso i primi uno o due gradini, ma non andava oltre".

"E' evidente - ha spiegato ancora Bocellari - che in questa ottica si voglia riprendere e prendere ex novo tutte le misure di casa Poggi, compresi i muri e la parte che non era stata in precedenza interessata per rivedere la scena del crimine e probabilmente fare ulteriori accertamenti.

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