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Milano
Renzi a Milano su Lombardia 2023: "Cottarelli? Non lo vedrei bene"
Renzi presenta libro a Milano 2022

Renzi a Milano: "Cottarelli in Regione? Non lo vedrei bene". "Conte incapace"

"Cottarelli alle regionali lombarde? Lo scopro solo oggi. Ma comunque non lo vedrei bene". A parlare è il politico caduto dal 40 per cento del 2014 al minimo storico del Pd (18,7 %) del 2018 dopo il referendum.
Quel Matteo Renzi che, nel suo nuovo libro, da poco pubblicato per Piemme, si definisce, come da titolo ,"Il Mostro". O almeno così dice lo abbiano dipinto avversari politici, stampa e soprattutto magistrati. Nella presentazione milanese al Teatro Franco Parenti, con la sua solita ironia toscana, Renzi tenta di prendere le distanze da Berlusconi in merito agli attacchi di politici nei confronti delle toghe. Ma, nei fatti, il libro ne ha una per ogni magistrato nemico. 

Lo scontro fraticida con Davide Ermini

A partire dallo scontro fraticida con l’ex amico Davide Ermini, attuale vicepresidente del Csm. Nel capitolo del libro, dedicato alla Loggia Ungheria e ai verbali trafugati dalla procura di Milano e consegnati al Csm per mano di Piercamillo Davigo che poi li mostrò anche a Ermini che li avrebbe cestinati, Renzi scrive che Ermini “ha distrutto materiale ufficiale della procura di Milano” eliminando “un corpo di reato”. ll vicepresidente del Csm ha annunciato querela.

Le accuse al pm Giuseppe Creazzo: "Si parla tanto delle molestie agli alpini ma anche lui..."

E poi si passa a Creazzo e alla vicenda del mancato arresto di un padre omicida, avvenuto - sottolinea il leader di Italia Viva - "mentre la Procura di Firenze era impegnata a indagare sulla mia famiglia" Vicenda su cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia. "Si parla tanto del cat calling da parte degli alpini ma nel mio libro affronto anche una questione di sexual harassment nei confronti di una collega da parte di un magistrato". Ovvero lo stesso Giuseppe Creazzo che, secondo il documento accusatorio, era stato incolpato di "seno palpato, bocca baciata senza consenso, richieste esplicite". " Eppure - aggiunge Renzi - ha avuto una pena ridicola: la perdita di anzianità di due mesi ai fini pensionistici".

Il leader di Italia Viva: "Il mio non è un libro su Fondazione Open"

E ancora: "Questo non è un libro su Open, una vicenda su cui la cassazione si è espressa e ha disintegrato il lavoro dei pm di Firenze". Coglie, trovandosi a Milano, l'occasione di ringraziare due avvocati del foro milanese: Alessandro Pistocchini e Massimo Di Noia.  Nel libro c'è tanto altro: troll russi, fake news , il racconto della notte al Quirinale in cui "Salvini ha sbagliato un rigore provando il cucchiaio". 

"Giuseppe Conte è un incapace, è "un povero gabbiano che ha perduto la compagna"

La curiosità dei cronisti, più che sui temi del libro, era naturalmente orientata alle diatribe elettorali. E alle accuse nei confronti dei Cinque Stelle: " Sono persino stanco di attaccare Giuseppe Conte. Oggi chi è Conte? Quello che arriva a fare il presidente del Consiglio per caso, fa il leader ma non ci riesce, fa un capolavoro in commissione esteri. Da quando non sied piú sulla.poltrona di palazzo Chigi è come - citando un brano di tendenza su Tik Tok " un povero gabbiano che ha perduto la compagna".

Regionali Lombardia: "Se saremo in coalizione, lo saremo per le politiche e per le regionali" 


"Difficile - prosegue Renzi - immaginare cosa accadrà fino al 2023 in Lombardia. Se dovessimo votare per Lazio e Lombardia, nello stesso periodo delle politiche, manterremmo le coalizioni su entrambi i piani. Fa lo gnorri su Cottarelli, dicendo di "scoprire solo oggi" della sua potenziale candidatura al Pirellone. 
Con Cottarelli, a pochi giorni dal mio insediamento a Palazzo Chigi, "ci fu una riunione tempestosa perché propose di tagliare 20 miliardi e 100 milioni per  l'illuminanazione pubblica. Gli dissi che era una cagata. Light Is Life. Non si taglia sulla luce perché se c'è buio c'è pericolo e bisogna spendere di più in forze dell'ordine. Su Lombardia 2023, " Cottarelli non lo vedrei bene ome candidato", aggiunge l'ex sindaco di Firenze. 


Renzi: "Beppe Sala deve ambire al livello nazionale" 

"Quella di Sala è stata una candidatura passata al vaglio delle primarie. Un ottimo sindaco ma prima o poi dovrà decidere cosa fare da grande". Renzi, rispondendo a un cronista, afferma di non "ricordare alcuna dichiarazione contro di lui" e nega incontri tempestosi con Sala. "Con lui non ci ho litigato. Fece solo un'uscita contro di me dopo il referendum. Fossi in lui, penserei al piano nazionale: ha un profilo piu interessante rispetto a quello lombardo".

Referendum giustizia: "Non credo ci sarà il quorum"

E chiude sui referendum:  "Se si raggiungesse il quorum, sarebbe un passo in avanti ma la vedo difficile perché mancano cannabis, eutanasia e responsabilità magistrati, temi che interessano alla gente". Laconico sulla riforma Cartabia: "E' inutile". "Una buona riforma ci sarà quando i magistrati non saranno selezionati da correnti come Magistratura Democratica che - scrivo nel libro - "ha affermato di voler mettere un cordone ombelicale attorno a Renzi". 

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