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Milano
Sala opziona il secondo mandato: "Si può incidere sulla politica da Milano"
Beppe Sala

"Che a me piaccia la politica, e' chiaro. Non ci pensavo nella mia vita precedente, ma da quando sono sindaco si'. E la mia ambizione di incidere puo' essere sfamata da Milano, una citta' che e' sempre piu' parte attiva nei destini del Paese, e che non puo' avere un ruolo diverso". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in un colloquio con il quotidiano La Repubblica all'indomani dell'iniziativa de Linkiesta al teatro Parenti in cui ha definito "molto solida" l'ipotesi di una sua ricandidatura. "Nell'incertezza del quadro politico nazionale, si puo' incidere molto restando il sindaco di una citta' che continua a rimanere la locomotiva del Paese", dice ancora SALA, che chiarisce: "Una decisione non l'ho presa, ma restare qui e' un'ipotesi molto solida. Certo che mi piacerebbe poter lavorare e discutere sulla legge finanziaria nazionale, portare alla ribalta temi cruciali come il verde, ma oggi ci sono le condizioni a Roma? A Milano si', senza dubbio".

Ha sempre detto che sciogliera' la riserva quando alle elezioni comunali manchera' un anno, quindi la prossima primavera, ma oggi il sindaco di Milano Giuseppe Sala si e' per la prima volta sbilanciato un po' piu' del solito: "Credo che il ricandidarmi a Milano possa essere un'ipotesi molto solida", ha detto al teatro Franco Parenti dove ha partecipato al Festival Linkiesta e ha citato anche "l'amico Michael Bloomberg" che proprio poche ore fa ha annunciato la candidatura alle primarie dei democratici per le presidenziali dell'anno prossimo. Anche da sindaco, e' la teoria di Sala, si puo' avere un ruolo importante, come dimostra la parabola di Bloomberg. L'ipotesi di assumere un ruolo piu' "nazionale" e' stata liquidata con una frase eloquente: "Uno non puo' immaginarsi leader se ha una piattaforma di idee diverse e un gruppo in grado di lavorare con lui per pensare di fare questo salto. Il potere per il potere a me non interessa. Non vado a buttarmi in una realta' in cui so di non poter dare". In vista di una ricandidatura per Palazzo Marino, Sala ha aggiunto di volere "vicino a me persone nuove e giovani con una visione che si affianchino a persone esperte: non lo rendo esplicito ma ci sto lavorando per capire se ci sono giovani milanesi in grado".

Sala ha rivendicato la possibilita', da Milano, di "trovare formule per cui intorno a me, attraverso un'associazione politica o qualche altra forma di aggregazione, riesco a cercare idee per portare forza nuova e linfa alla politica. Questo lo faro' comunque". In ogni caso, anche da sindaco di Milano Sala sta "intensificando i rapporti politici a livello italiano e internazionale", ma sono alla ricerca di una pluralita'. Non e' detto che sia io il leader ma voglio essere parte di un sistema diverso" ha concluso. Il sindaco ha subito incassato l'endorsement dell'ex premier Matteo Renzi, presente allo stesso Festival di Linkiesta: "Io non sono uno che fa squadra? Dico a Beppe, mandandogli un abbraccio: 'quando c'era da passare per fare goal all'Expo te l'ho passato, alle amministrative del 2016 te l'ho passato, e anche per le Olimpiadi, anche se avevo un ruolo minore, te l'ho passato. In questo momento in campo sto dietro - ha spiegato continuando a usare la metafora calcistica - Il compito di uno che sta dietro e' di costruire, ma quello di chi sta davanti e' di buttare la palla dentro non di discutere quello che si fa in centrocampo. Siccome le amministrative del 2021 sono il gol da fare, noi continueremo a dargli i palloni". Poco distante, alla Fiera di Rho, anche il leader della Lega Matteo Salvini ha prontamente reagito alle parole del sindaco: "Proporremo un'alternativa ancor piu' valida", smentendo comunque di essere lui stesso un possibile candidato per la corsa a Palazzo Marino: "No, io sono testardo e voglio finire i lavori che ho cominciato e quindi appena questo governo cadra' e non penso che manchi tanto, ci proporremo agli italiani per tornare a governare questo Paese". Ma non e' mancata una conclusione polemica, in riferimento all'auspicio di Sala su un'influenza positiva di Liliana Segre su Salvini: "Si preoccupi di alcune periferie di Milano fuori controllo e della qualita' della vita in citta' - ha replicato il leader della Lega - Lui fa il sindaco e lo paghiamo per fare il sindaco".

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