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Hyundai Tucson 2026: full-hybrid da 239 CV e prezzi invariati



Da oltre vent’anni Hyundai TUCSON interpreta il cuore del mercato C-SUV con l’arte di chi conosce bene le esigenze reali.
Il Model Year 2026 non stravolge, affina. La novità che conta è sotto il cofano: il sistema full-hybrid basato sul 1.6 T-GDI cresce fino a 239 CV e dialoga con un automatico a 6 rapporti, offrendo una guida più piena e silenziosa. La scelta tra trazione anteriore e integrale resta, perché per tanti l’equilibrio si misura nel quotidiano: città, tangenziali, weekend, pioggia improvvisa. Più spinta, meno consumi ed emissioni: l’idea di efficienza qui è concreta, non teorica.
La gamma resta ampia e comprensibile. Accanto al nuovo full-hybrid, c’è il benzina 1.6 T-GDI 150 CV con manuale a 6 marce o DCT a 7 rapporti, e il diesel mild-hybrid 48V 1.6 CRDi 136 CV con DCT a 7 rapporti. Questa articolazione evita forzature: ognuno sceglie il proprio compromesso tra coppia, consumi e percorrenze, con la sensazione di una vettura solida e ben isolata, capace di accompagnare senza mai stancare. È qui che TUCSON si è costruita una reputazione: nel trasformare la normalità in un’esperienza piacevole e prevedibile.
A bordo, il linguaggio è quello della semplicità tecnologica. La plancia orizzontale ospita il doppio display curvo da 12,3”, con strumentazione e infotainment in un’unica superficie fluida. La ricarica wireless nella console è dove serve, mentre il selettore del cambio sul piantone libera spazio e ordine. La connettività è quella che ci si aspetta da un best seller moderno: aggiornamenti Over-the-Air (OTA), servizi Hyundai LIVE, Bluelink e Digital Key 2.0, che consente accesso e avviamento tramite smartphone o smartwatch compatibili. L’interfaccia è pulita, i comandi rispondono con coerenza, la curva di apprendimento è breve: la tecnologia c’è, e non pretende attenzioni.
La praticità resta un manifesto. Gli interni sono tra i più spaziosi della categoria e il bagagliaio, nella Full-Hybrid, tocca 616 litri: numeri che nella vita reale significano passeggini, valigie, spesa, attrezzatura per il tempo libero senza compromessi. L’ergonomia dei comandi e il divano posteriore frazionato 40:20:40 rendono naturale passare dalla settimana al weekend. È una versatilità che non fa notizia ma fa differenza.
Capitolo sicurezza: i sistemi Hyundai SmartSense sono la rete invisibile che lavora mentre si guida. Forward Collision Assist (FCA) con riconoscimento di veicoli, pedoni e ciclisti, Lane Following Assist (LFA), Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) e Driver Attention Warning (DAW) contribuiscono a togliere stress, soprattutto in città e in autostrada. Sono tecnologie mature, tarate per intervenire quando serve senza diventare invasive. Anche qui, il valore è nella regolarità del comportamento.
Il listino è l’altro punto fermo di questo aggiornamento: il MY26 non cambia struttura di gamma né prezzi di listino. La porta d’accesso è XTech, completa già di fari full LED, quadro LCD da 12”, cerchi da 17”, cruise control, Shift-by-Wire (per DCT/AT), navigazione su display da 12,3” con Apple CarPlay e Android Auto wireless, oltre a sensori anteriori e posteriori con retrocamera. Parte da 33.400 € con il 1.6 T-GDI 2WD MT 150 CV, oppure da 37.500 € con il 1.6 HEV 239 CV 2WD. Sopra si posiziona Business (da 35.900 €), pensata per aziende e famiglie esigenti, con Blind-Spot Collision Avoidance (BCA), FCA Junction, cerchi da 18”, Cluster SuperVision 12,3”, vetri oscurati, Smart Cruise (per DCT/AT), sedili con supporto lombare elettrico, clima bi-zona e ricarica wireless. Al vertice c’è Excellence (da 42.200 €), che aggiunge cerchi da 19”, Matrix Full LED Wide Projection, portellone elettrico, sedili e volante riscaldabili, Remote Seat Folding, Head-Up Display e Krell Premium Sound. Per chi vuole un’estetica più grintosa, N Line (da 42.200 €) affianca Excellence con paraurti dedicati, passaruota in tinta, cerchi da 19” e interni con sedili sportivi riscaldabili, regolazione elettrica e cuciture rosse. In tutta la gamma, i pacchetti Lounge Pack, Premium Pack e Deluxe Pack permettono di cucirsi l’auto addosso senza perdere coerenza di prezzo.
TUCSON MY26 sceglie la via della maturità: più potenza dove serve, più connettività senza complicazioni, più sicurezza con interventi misurati. La strategia è chiara: non inseguire mode, ma consolidare quel mix di efficienza, comfort e dotazioni che ha convinto oltre 180 mila clienti in Italia. È un aggiornamento che parla la lingua di chi usa l’auto ogni giorno: niente effetti speciali, tanta sostanza. E quando si chiude la porta, tra il silenzio del sistema ibrido e la sensazione di solidità, è facile capire perché questo C-SUV continui a guidare il dialogo tra tecnologia e normalità.