1000 Miglia 2025, il fascino eterno è ripartito da Brescia - Affaritaliani.it

Motorsport

1000 Miglia 2025, il fascino eterno è ripartito da Brescia

La rievocazione 2025 della 1000 Miglia è partita da Brescia con 430 auto storiche. Prima tappa a San Lazzaro, sosta serale a Ferrara.

Redazione Motori

Brescia si è risvegliata con l’eco dei motori che raccontano un’altra epoca, ma che ogni anno tornano vivi come fosse la prima volta.

Martedì 17 giugno è partita ufficialmente la 1000 Miglia 2025, la quarantatreesima edizione rievocativa della corsa più bella del mondo, secondo la definizione di Enzo Ferrari. E basta assistere anche solo alla passerella iniziale su Viale Venezia, dove centinaia di appassionati, turisti e famiglie si sono radunate a salutare gli equipaggi, per capire che si tratta di molto più di una semplice competizione. È un rito collettivo che unisce il rombo dei motori all’emozione della memoria.

Sono 430 le auto storiche ammesse quest’anno, per un percorso di 1.900 chilometri tra Brescia, Roma e ritorno. Uno spettacolo itinerante che attraversa l’Italia con grazia e determinazione, regalando a ogni tappa un sapore unico, dove il tempo sembra sospeso tra gli anni ’20 e la contemporaneità.

Prime emozioni tra cronometri e paesaggi

Dopo la rampa di partenza e il passaggio al Castello di Brescia per le prime prove cronometrate, la colonna della Freccia Rossa ha invaso pacificamente la Valsabbia, attraversato Villanuova sul Clisi per un timbro, e si è immersa nei paesaggi dolci della Valtenesi. Qui, tra Manerba e Padenghe, le auto hanno sfilato come opere d’arte in movimento, regalando cartoline viventi tra vigneti e scorci sul Lago di Garda.

A Desenzano è andato in scena il terzo Controllo Timbro, dove il pubblico ha potuto ammirare anche le 123 Ferrari moderne protagoniste del Tribute 1000 Miglia. Ma il cuore della corsa pulsa altrove, nella grana dei motori d’epoca e nel volto concentrato dei piloti, a cominciare da chi la 1000 Miglia la vive come una sfida personale.

Come Andrea Vesco, campione in carica e detentore di quattro vittorie consecutive, che punta ora alla quinta affiancato da Fabio Salvinelli sull’intramontabile Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929. “Le sensazioni sono buone, ci sentiamo pronti”, ha detto ai cronisti prima del via. Tra i partecipanti anche Carlo Cracco, che dalla sua Bugatti T40 del 1927 ha raccontato il brivido della corsa come “un’emozione senza tempo”.

Un’Italia da riscoprire curva dopo curva

Dopo Sirmione e il timbro in Piazzale Porto, il convoglio si è diretto verso Peschiera, ultima tappa prima di puntare dritto verso l’Emilia. San Lazzaro di Savena segnerà il primo traguardo di tappa, con arrivo serale previsto a Ferrara, dove la Freccia Rossa sosterà prima di riprendere la strada verso sud.

Tappa dopo tappa, questa edizione promette un racconto appassionante dell’Italia più autentica, quella che si snoda lungo strade secondarie, tra borghi, colline e città d’arte. Un viaggio che ogni anno non invecchia, ma si rinnova con forza e poesia.