Motorsport
WEC 2026: accordo pluriennale tra Alpine e Félix da Costa
António Félix da Costa entra nell’Alpine Endurance Team con un accordo pluriennale: debutto operativo ai Rookies Tests in Bahrain, nel solco della prima vittoria della A424 a Fuji.

C’è un filo che unisce Macau, Formula E, Le Mans e l’Hypercar: si chiama António Félix da Costa.
Il portoghese, uno dei profili più completi della sua generazione, è il nuovo tassello della strategia Alpine nel FIA WEC. L’annuncio ufficiale è arrivato il 21 ottobre 2025: contratto pluriennale, programma impostato sulla stagione 2026 e prime attività già nell’immediato, con la giornata dedicata ai Rookies Tests in Bahrain. La notizia è stata comunicata dalla casa francese attraverso il suo media center e ripresa dai canali del campionato.
Perché questo matrimonio ha senso? Perché arriva nel momento in cui Alpine ha trovato la convinzione che cercava. Dopo un 2024 di apprendistato con la nuova A424, il 2025 ha portato la prima vittoria a Fuji: un risultato che ha tolto pressione e acceso un orizzonte più ambizioso per la terza campagna dell’Hypercar. È in questo contesto – squadra in crescita, progetto tecnico che matura – che il profilo di da Costa diventa leva sportiva e culturale: esperienza multidisciplinare, adattamento rapido, leadership nei box.
La traiettoria del pilota spiega il senso dell’operazione. Cresciuto nella scuola Formula Renault, Félix da Costa ha vinto due volte il GP di Macao, ha assaggiato la F1 nei test, ha frequentato DTM e GT senza mai perdere velocità pura. Poi la svolta elettrica, con la Formula E: protagonista stabile e titolo mondiale 2019-2020. Nel frattempo, l’Endurance: debutto LMGTE Pro, salto in LMP2, fino al doppio colpo del 2022 con titolo di categoria e 24 Ore di Le Mans. Infine l’approdo in Hypercar e il contributo alla Coppa del Mondo Team: un CV che incrocia tutte le competenze utili a una squadra che punta a restare davanti nelle gare-labirinto del WEC. Sono gli stessi punti che Alpine ha sottolineato nel comunicato di presentazione.
Il portoghese porterà soprattutto metodo. L’Endurance moderna è gestione del rischio, dei doppiaggi, dell’energia, dei tempi gara scanditi dai Full Course Yellow. Qui la sua capacità di leggere il contesto, cambiare passo senza fratture, proteggere il race pace e parlare la lingua degli ingegneri può fare la differenza. È lo stesso Nicolas Lapierre, direttore sportivo Alpine Endurance Team, a descrivere il profilo ideale: velocità, esperienza, conoscenza profonda della 24 Ore di Le Mans e un carisma che si innesta dentro la struttura senza spostarne gli equilibri. Philippe Sinault insiste sulla dimensione umana: “pilota puro”, orientato all’efficienza, già allineato alla filosofia della squadra. In sostanza: un innesto che punta a sommare, non a riscrivere.
La tempistica è intelligente. Annunciare adesso significa dare un segnale al mercato piloti e, insieme, guadagnare tempo di integrazione. Dopo un “assaggio” con la A424 sul Bugatti di Le Mans, da Costa tornerà al volante ai test del Bahrain: chilometri veri con il gruppo di lavoro, dati da comparare con i titolari, una pipeline che accelera l’onboarding in vista del 2026. Nel frattempo, l’ecosistema Alpine consolida il proprio posizionamento: vettura in sviluppo, formazione piloti aggiornata e un organico che ha già mostrato qualità e resilienza in un campionato che non perdona.
C’è anche una lettura di prodotto. Il progetto A424 è il manifesto tecnico della casa: efficienza aerodinamica, finestra di utilizzo ampia, affidabilità costruita run dopo run. Il successo di Fuji – tappa simbolica, anche per la caratura degli avversari – ha mostrato un potenziale che ora pretende continuità. Un profilo come Félix da Costa aiuta a trasformare il “picco” in piattaforma, a limare i dettagli nelle fasi di traffic management, a gestire senza strappi gli stint più caldi. È lì che si vincono (o si perdono) le 6 e le 8 ore, ed è lì che Alpine vuole fare un salto stabile di qualità.
Tra i box, intanto, la parola d’ordine è integrazione. Dalla comunicazione interna alla condivisione dati, passando per le abitudini di preparazione al qualifying e la pianificazione degli stint notturni, l’arrivo del portoghese è l’occasione per rimettere a fuoco processi e priorità. In questo, l’abitudine di da Costa a “unire le persone” – evidenziata anche nei canali ufficiali – può diventare un vantaggio competitivo nei fine settimana più complessi, quando una chiamata al muretto vale quanto un decimo sul giro.
In definitiva, non è solo un cambio di casacca: è un progetto di performance che parte oggi per raccogliere domani. Alpine ha scelto un pilota che conosce i podi, gli imprevisti e le notti lunghe. Félix da Costa ha scelto una squadra che, proprio quando ha iniziato a vincere con la A424, vuole consolidarsi ai piani alti. Le strade si incontrano nel punto giusto della curva: lì dove servono velocità, lucidità e visione.
Fonti citate nel testo: comunicato ufficiale Alpine (21/10/2025) e canali FIA WEC; contesto tecnico-sportivo sulla prima vittoria A424 a Fuji da canali ufficiali Alpine e media specializzati.
