Auto e Motori
Pirelli P Zero: primo pneumatico con oltre il 70% di materiali sostenibili
Pirelli firma una svolta nella mobilità sostenibile con il primo pneumatico di serie composto per oltre il 70% da materiali naturali e riciclati.


C’è un momento in cui innovazione e responsabilità smettono di viaggiare su binari paralleli e iniziano a correre nella stessa direzione.
È quello che sta accadendo nel mondo dell’automotive e, ancora più nello specifico, in un settore dove la sostenibilità sembrava fino a ieri un miraggio: quello degli pneumatici. A lanciare il segnale forte e chiaro è Pirelli, che ha presentato il primo pneumatico di serie per il mercato globale composto per oltre il 70% da materiali di origine naturale e riciclati. Un risultato che non è solo un primato tecnico, ma anche un manifesto industriale.
Il protagonista di questo passo avanti è un Pirelli P Zero, pensato in una versione specifica per Jaguar Land Rover (JLR), e destinato a equipaggiare, inizialmente, cerchi da 22 pollici della gamma Range Rover. Non un concept futuristico, ma un prodotto pronto a entrare in strada, marcato FSC® (Forest Stewardship Council®) per garantire la provenienza sostenibile della gomma naturale utilizzata. L’obiettivo di Pirelli è chiaro: estendere tale certificazione a tutta la gomma naturale impiegata nelle fabbriche europee entro il 2026.
Ma cosa significa davvero realizzare uno pneumatico composto in gran parte da materiali bio-based e riciclati, mantenendo al contempo le prestazioni che ci si aspetta da un prodotto Ultra High Performance? Significa ridisegnare i confini del possibile. Il nuovo P Zero è il frutto di una ricerca meticolosa condotta dal dipartimento R&D di Pirelli, che ha dovuto affrontare una sfida ambiziosa: coniugare efficienza, grip, resistenza e sostenibilità.
Il risultato è un piccolo concentrato di ingegneria verde. Al suo interno troviamo acciaio riciclato, ottenuto dalla fusione di rottami ferrosi che mantiene inalterate le qualità meccaniche del materiale originale. C’è la silice da lolla di riso, derivata dagli scarti della lavorazione del riso, impiegata per migliorare le prestazioni sul bagnato. C’è il nerofumo circolare, prodotto tramite olio da pirolisi ottenuto dal riciclo di vecchi pneumatici, un esempio perfetto di economia circolare. E poi ancora i polimeri bio-circolari, realizzati a partire da oli alimentari esausti, e le bio-resine, plastificanti di origine vegetale che contribuiscono a un perfetto equilibrio tra aderenza su asciutto e tenuta sul bagnato.
Non è un caso che questa rivoluzione si inserisca proprio nella famiglia P Zero, da sempre banco di prova per le tecnologie più avanzate di Pirelli. È su questa linea che vengono testati e lanciati materiali innovativi, soluzioni d’avanguardia, collaborazioni strategiche con i più grandi costruttori del mondo. E infatti, il progetto nato con JLR non è un caso isolato. È parte di una strategia a lungo termine che vede Pirelli impegnata nell’aumentare progressivamente la percentuale di materiali a basso impatto ambientale nei propri pneumatici.
Il rapporto con JLR è particolarmente significativo. Nel 2024, infatti, il gruppo britannico è stato il primo costruttore automobilistico a scegliere pneumatici Pirelli composti esclusivamente da gomma naturale certificata FSC®, anticipando una tendenza che è destinata a prendere piede. Per un marchio come Range Rover, sinonimo di lusso e prestazioni, adottare uno pneumatico sostenibile non significa fare un compromesso, ma piuttosto affermare una nuova idea di eccellenza: quella che unisce eleganza, potenza e rispetto per l’ambiente.
Questo nuovo P Zero rappresenta anche una piattaforma per il futuro. Un laboratorio in movimento che permetterà a Pirelli di sperimentare, raccogliere dati, migliorare le performance e spingere ancora più in alto la soglia di materiali bio e riciclati. Perché se oggi siamo al 70%, nulla esclude che domani si possa superare questa soglia, trasformando lo pneumatico in un prodotto sempre più pulito, circolare, intelligente.
In un’epoca in cui l’auto elettrica domina il dibattito sulla mobilità del futuro, è fondamentale ricordare che la sostenibilità non si ferma al motore. Anche ciò che tiene l’auto ancorata all’asfalto, lo pneumatico appunto, può e deve evolvere. Con questo progetto, Pirelli dimostra che il cambiamento non si limita ai proclami, ma passa attraverso scelte industriali complesse, investimenti in ricerca, e una visione che sappia guardare lontano senza dimenticare le esigenze del presente.
Il nuovo P Zero è più di uno pneumatico. È un simbolo di come si possa conciliare la passione per la guida con la responsabilità ambientale, senza rinunciare alla sicurezza, alla sportività e alla qualità. E forse è proprio questo il vero segreto della mobilità sostenibile: non accontentarsi di fare meno danni, ma puntare a fare le cose meglio. Sempre.