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Volkswagen ai campionati Women's EURO con una campagna dedicata alle pari opportunità
Con la campagna “Your Life. Your Journey. Your Football”, Volkswagen si schiera per l’uguaglianza nel calcio durante gli Europei femminili UEFA 2025.

Quando il calcio smette di essere solo un gioco e diventa un messaggio, allora si accende qualcosa che va oltre il campo.
È quello che sta accadendo con Volkswagen agli Europei femminili UEFA 2025, dove il marchio tedesco ha deciso di andare ben oltre la sponsorizzazione, firmando una campagna che punta dritta al cuore di un tema ancora troppo spesso trascurato: l’uguaglianza di genere nello sport.
“Your Life. Your Journey. Your Football” non è soltanto uno slogan. È una dichiarazione d’intenti. Una presa di posizione. Un invito a guardare al calcio femminile non come un’appendice, ma come parte integrante del racconto sportivo globale. Partner ufficiale dei Campionati Europei Femminili UEFA e sostenitore di sette delle sedici federazioni partecipanti – tra cui quella italiana – Volkswagen ribadisce così il suo impegno concreto per un cambiamento culturale.
Durante un panel dedicato all’empowerment femminile, organizzato alla vigilia della partita Germania-Danimarca a Basilea, si è discusso apertamente dei progressi raggiunti e di quelli ancora da conquistare. Christine Wolburg, Chief Brand Officer di Volkswagen, ha messo sul tavolo una verità semplice e potente: “Da anni ci battiamo per rendere le donne più visibili, nel calcio e nella società. Non è solo una questione sportiva, ma un modo per cambiare la narrazione”.
E in effetti, i numeri e i volti lo confermano. Sette squadre partecipanti su sedici sono guidate da allenatrici donne. Un segnale forte, che parla anche al mondo del lavoro e alle tante stanze dei bottoni dove il genere continua a fare la differenza. Lisa Währer, CEO dell’FC Viktoria Berlin, ha centrato il punto: “Le donne sono ancora sottorappresentate nei ruoli decisionali, eppure costituiscono metà della popolazione”.
Ma c’è chi, come la casa editrice Burda, ha scelto un’altra strada. Le due direttrici della rivista “freundin”, Anke Helle e Mateja Mögel, raccontano una leadership condivisa tutta al femminile. “Così possiamo sostenerci meglio – ha spiegato Mögel – ed è proprio questo il senso dell’emancipazione: fare rete, darsi forza, cambiare lo sguardo”.
Volkswagen non si limita a raccontare queste storie. Le sostiene, le amplifica, le rende movimento. Lo fa anche con il programma “Future Leaders in Football”, una piattaforma che mette in connessione giovani donne appassionate di calcio da tutto il mondo. Attraverso workshop e progetti formativi, l’obiettivo è semplice quanto rivoluzionario: fare del calcio uno spazio inclusivo, dove tutte possano sentirsi protagoniste.
Non è la prima volta che Volkswagen alza la voce in favore dell’equità. Già nel 2022, in occasione dei precedenti Europei femminili, la campagna #NotWomensFootball aveva scosso gli stereotipi, sottolineando – con ironia e coraggio – come il linguaggio stesso contribuisca a relegare il calcio femminile in una categoria a parte. Come se servisse una specifica etichetta. Come se quel gioco non fosse, semplicemente, calcio.
E anche stavolta la provocazione non manca. Il video ufficiale della campagna 2025 – visibile qui – pone una domanda essenziale: “A chi appartiene il calcio?”. La risposta, suggerita con immagini forti e coinvolgenti, è chiara: a chiunque lo ami. A chi lo vive. A chi lo fa proprio. Indipendentemente dal genere.
L’ex capitana della nazionale tedesca Alexandra Popp lo dice senza mezzi termini: “Il calcio femminile ha fatto un balzo in avanti incredibile. È cresciuto in visibilità, qualità e professionalità”. E dietro a questa crescita ci sono investimenti, sì, ma anche scelte coraggiose. Come quelle di Volkswagen, che ha creduto in questo percorso già nel 2012, quando è diventata partner del VfL Wolfsburg, aprendo una strada che oggi altri iniziano a percorrere.
In un momento storico in cui le narrazioni inclusive fanno ancora fatica a imporsi, la presenza di un marchio globale come Volkswagen al fianco del calcio femminile europeo diventa più che un’azione di branding. È un segnale, una direzione, una promessa. E forse, anche un punto di non ritorno.