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Musica
Luisa Corna: “Grazie alla musica sono cresciuta inseguendo i miei sogni”

A proposito di moda, ove ha mosso i primi passi ad appena 18 anni. Ci vuole ricordare quei momenti? Emozioni, paure, insicurezze. Come è nato tutto?

L’attività di modella mi ha permesso di essere indipendente economicamente all’inizio della mia carriera, quando avevo deciso di trasferirmi a Milano per frequentare la scuola di canto e recitazione. Ricordo con entusiasmo i miei primi passi nel mondo della Moda e i viaggi in metropoli come New York o Sidney, dove a volte dovevo rimanere anche per mesi, ma anche una costante sensazione di solitudine che mi accompagnava tutto il tempo. All’inizio infatti non è stato facile viaggiare da sola perché non lo avevo mai fatto prima. In sintesi, è stata un’esperienza intensa ma anche molto fortificante. Indimenticabile è la mia prima esperienze fotografica con Fabrizio Ferri per un servizio di Dolce & Gabbana. L’incontro con questi grandi artisti mi ha fatto capire che posare come modella non voleva solamente dire indossare un bell’abito davanti un obiettivo, ma riuscire a raccontare e trasmettere un’emozione nello spazio di in un fermo immagine. In quell’istante si raccoglie e resta impressa tutta la creatività degli artisti. 

Approfondendo ogni singolo punto; quale programma televisivo di sua conduzione non potrà mai dimenticare, quale film (tv o cinema) in cui ha partecipato si ricorda con particolare affetto e – soprattutto - quale canzone (tra le tante) porta più nel suo cuore?

Ricordo con particolare affetto la mia prima apparizione televisiva a “Domenica In” e l’incontro con l’indimenticabile Fabrizio Frizzi. Inoltre, i Varietà in prima serata nei quali ho avuto l’opportunità di collaborare con artisti di fama internazionale del calibro di Dionne Warwick e Gloria Gaynor; l’esperienza in teatro al fianco del Maestro Giorgio Albertazzi; l’avventura al Festival di Sanremo nel 2002 con Fausto Leali, insieme al quale ho cantato il brano “Ora che ho bisogno di te”.  

A proposito di Festival; tre curiosità. 

Prima: in coppia con Fausto Leali. Era il 2002. Cosa le ha trasmesso quell’esperienza?

Il Festival di Sanremo mi ha trasmesso una grande energia. Le giornate passavano velocemente tra prove e interviste con radio e televisioni, c’erano una marea di impegni e tutti condensati in pochissimo tempo e con ritmi frenetici. Poi arrivava il momento di uscire sul palco e allora l’adrenalina e la grande emozione mandavano via tutta la stanchezza perché sapevi di dover dare il massimo in soli tre minuti di canzone. Aver trascorso quei momenti al fianco di Fausto Leali rende i miei ricordi ancora più belli.

Seconda: un suo giudizio personale sull’ultima “kermesse” condotta da Amadeus?

Sono convinta che non sia stato facile gestire in questo periodo di restrizioni un meccanismo così complicato come il Festival di Sanremo. Al di là di alcune scelte musicali, penso che per gli addetti ai lavori e per gli artisti che hanno avuto l’opportunità di parteciparvi sia stato importante esserci. Pur se in una versione così inconsueta. L’universo musicale ed il settore dello spettacolo in generale sono stati tra i più colpiti durante questo periodo di pandemia, ed il fatto che diversi artisti e i loro collaboratori abbiano trovato nel Festival la possibilità di tornare a lavorare trovo sia un aspetto molto positivo oltre che un bel messaggio di speranza in una prossima ripresa. 

Terza: spera di tornare? Pensa di tentare per il prossimo anno? Ha messo in cantiere anche quest’idea?   

Per ora è un po’ prematuro dirlo! Trovo che il Festival di Sanremo abbia sempre un fascino particolare e che per un artista rappresenti un’importante opportunità di proporre la propria musica al grande pubblico e alla stampa. Anche a me ha portato grandi soddisfazioni sia professionali che personali. Quando arriverà il momento giusto, sarò ben contenta di rivivere l’emozione di quel palco.

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