"Abbiamo insistito tanto, Draghi è sbottato". Il nuovo ministero grazie al Wwf
Ministri, il dicastero della transizione ecologica a Giovannini. Lamorgese perde il Viminale. Sarà un governo più tecnico che politico
"Abbiamo insistito tanto, Draghi è sbottato". Il nuovo ministero grazie al Wwf
La crisi di governo sta per concludersi. Tutti i partiti ormai, fatta eccezione per Fratelli d'Italia, hanno deciso di aderire al nuovo esecutivo Draghi. Resta solo l'esito del voto sulla piattaforma Rousseau, che dovrebbe arrivare in serata e poi il dado sarà tratto. L'ex presidente della Bce già nella giornata di venerdì potrebbe presentarsi da Mattarella per sciogliere la riserva e presentare la lista della squadra di governo. Si va verso un esecutivo più tecnico che politico. L'ultimo sì - si legge sul Corriere della Sera - è arrivato da Beppe Grillo, dopo che Draghi ha accettato di inserire anche il ministero per la transizione ecologica, ma il merito è stato del Wwf. "Abbiamo insistito talmente tanto - spiega Donatella Bianchi, presidente dell'associazione - che alla fine lui non si è tenuto. È quasi sbottato. Ci ha sorpresi". Nel mazzo di nomi a disposizione dell’ex governatore della Bce per guidare il nuovo dicastero c’è certamente Enrico Giovannini, già ministro, esperto di Welfare e oggi portavoce dell’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile. Per il ministero dell'Interno sono in discesa le probabilità d una riconferma di Luciana Lamorgese.
Poi ovviamente - prosegue il Corriere - restano le richieste dei partiti e la condizione esplicita dei Cinque Stelle, che nel quesito che propongono alla base parlano di esecutivo tecnico-politico. Si va verso, però, un governo più composto da tecnici, con qualche esponente di spicco politco all'interno. Un ingresso nel governo potrebbe toccare per il Pd anche a una donna. Da Debora Serracchiani ad Anna Ascani fino a Simona Malpezzi. In casa M5S oltre a Luigi Di Maio il più quotato è Riccardo Fraccaro. La Lega avrebbe presentato una rosa con più nomi fra cui Giancarlo Giorgetti ed Erika Stefani. Per Italia viva è corsa a due fra Teresa Bellanova e Maria Elena Boschi.
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