A- A+
Politica
I Cinque Stelle e la “tempesta perfetta”. Di Battista: se non ora quando?
 Alessandro Di Battista

Un Movimento che sente la mancanza dello “Spirito del Popolo”

C’è un modo di dire che si attaglia perfettamente ad Alessandro Di Battista: il sor Tentenna.

E glielo diciamo affettuosamente, per spronarlo e stimolarlo a scendere in campo in un momento in cui, come direbbe Mao, “Grande è la confusione sotto il cielo quindi la situazione è eccellente”.

Le dinamiche entropiche ed implosive del Movimento Cinque Stelle sono arrivate ad un rilevante effetto politico pubblico se è vero come è vero che la miccia che ha schiantato il governo Draghi è stata proprio la richiesta di Giuseppe Conte di avere un riscontro sul famoso documento dei “nove punti” che era un viatico imprescindibile in vista delle elezioni politiche.

In quei nove punti, l’anima più vera del Movimento.

I Cinque Stelle avevano (ed hanno) un chiaro bisogno di ritornare alle origini, quelle stesse origini che lo hanno condotto all’exploit nel 2018, divenendo il primo partito in Parlamento.

Poi ci sono stati, come noto, il governo giallo – verde, quello giallo – rosso ed infine quello arcobaleno in cui sono, per così dire, risuonate le varie anime dei pentastellati.

Ma non possiamo certo dimenticare le origini e cioè quell’afflato populista, che più correttamente bisognerebbe definire, peronista con cui Beppe Grillo ha stregato milioni di italiani, regalandogli il sogno di un vero cambiamento.

Qualcosa è stato fatto: il reddito di cittadinanza, ad esempio, non è stata quella “abolizione della povertà” declamata dal balcone in una notte fatata, ma è uno strumento di sopravvivenza per milioni di persone che non ce la facevano ad arrivare a fine mese.

Dopo è venuto Giuseppe Conte che ha obiettivamente avuto il difficile compito di guidare l’Italia nel momento più critico della sua storia, quello della pandemia. Ma il potere implica necessariamente delle mediazioni. Senza però esagerare. Basti guardare quello che è successo a Luigi Di Maio che di mediazione in mediazione è giunto dalla parte opposta, tradendo tutti gli ideali inziali del Movimento stesso e che i social dipingono di nuovo intento a vendere bibite allo Stadio San Paolo.

E in tutto questo sempre ha aleggiato un convitato di pietra: Alessandro Di Battista, alto sacerdote e depositario dei Valori Primigeni, insieme ad un Elevato per troppo tempo assente. Un Movimento che sente la mancanza dello “Spirito del Popolo”, quello stesso spirito che Gianroberto Casaleggio aveva magicamente instillato, goccia per goccia, nei Cinque Stelle con in vista un obiettivo molto ambizioso: non solo cambiare, tramite la Rete, la politica italiana ma cambiare quella mondiale.

Non sappiamo se Di Battista ha fatto studi classici. Se li ha fatti dovrebbe sapere che ora è il momento giusto per agire perché si è presentata l’occasione perfetta e cioè il καιρός, il Kairos, la “tempesta perfetta”.

In tutti questi anni l’ex parlamentare ha detto che si può fare politica da fuori delle Istituzioni, che non c’è bisogno di stare in Parlamento. Vero. Come però è pure vero che se vuoi cambiare le cose veramente dentro “il Palazzo” ci devi stare eccome. Perché lì c’è la fucina delle leggi, li si plasma, nel bene e male, il destino di una nazione.

Quindi è giunto il tempo che Di Battista lasci la penna del giornalista e la macchina fotografica del reporter e torni a fare politica attiva nel Movimento, accolto a braccia aperte da Beppe Grillo, visto che con Giuseppe Conte ha sempre mantenuto, intelligentemente, buoni rapporti.

E in futuro cosa accadrà? Il Movimento potrà tornare quello di prima? Questo è nella nebulosa mente degli dei, ma un Di Battista dentro sarebbe già un ottimo inizio.

Iscriviti alla newsletter
Commenti
    Tags:
    alessandro di battista m5s





    in evidenza
    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    FdI contro il suo libro

    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


    motori
    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.