Politica
Dopo gli attentati in Belgio togliamo la libertà agli islamici
Gli attentati di Bruxelles stanno mettendo a rischio la democrazia occidentale e i suoi principi – a partire dal primo: quello della libertà di vivere - e stanno trasformando i cittadini europei in razzisti verso una mentalità, quella islamica, che sta permeando intere masse di abitanti delle città europee.
È inutile nascondersi dietro a un dito. Agli islamici è stata concessa troppa libertà nel senso lato del termine. Si è preteso l’impossibile in nome del buonismo. Alquanta parte degli islamici cresciuti in Europa sono giovani con scarsa istruzione, poco intelletto, tanta noia. I loro genitori fanno una lettura elementare dell’Islam (e i principi delle religioni sono proprio quelli elementari). Ci sono tanti modi per limitare democraticamente libertà non meritate. Già mettere limiti specifici all’utilizzo di Internet sarebbe tanto (l’Isis non esisterebbe senza Internet).
L’Europa ha sbagliato a non dire chiaramente che chi viene a vivere qui, deve rispettare le regole. Altrimenti può starsene a casa sua. Altra inversione di tendenza, a proposito di come ci si comporta a casa degli altri, potrebbe essere il fare scontare la pena a chi commette reati nelle prigioni dei paesi d’origine.
A tale lassismo ha anche contribuito la divisione tra i paesi occidentali, culturalmente molto diversi, e la conseguente mancanza di un fronte unico. L’occidente dovrebbe essere più consapevole della propria cultura e fare promozione di se stesso: sostenere chiaro che la sua civiltà è quella con la c maiuscola, quella che assicura libertà (anche religiosa ma purché non totalitaria), uguaglianza e progresso.