Berlusconi verso l'addio alla politica. E Forza Italia rottamata
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il 31 maggio potrebbe passare alla storia come l'inizio della fine. L'inizio della fine politica di Silvio Berlusconi. Dopo 21 anni dalla discesa in campo, l'ex Cavaliere potrebbe crollare sotto il 10 per cento alle Regionali di domenica, toccando in alcuni casi il 5%. Il partito dell'ex premier ha già subito l'ennesima scissione ad opera di Raffaele Fitto e dei fittiani, dopo quelle di Gianfranco Fini e Angelino Alfano. Ma il problema non sono i numeri in Parlamento, dove comunque per ora Matteo Renzi ha una solida maggioranza, bensì le percentuali elettorali.
Quel consenso che portò la stessa Forza Italia e poi il Popolo della Libertà oltre il 30% si è vaporizzato. Una piccola parte è andato verso il Pd del premier e il Movimento 5 Stelle, una buona fetta verso la Lega di Salvini e Fratelli d'Italia della Meloni. E il 31 maggio potrebbe esserci il completamento di questo processo di svuotamento di Forza Italia. Tanto che lo stesso partito azzurro pare destinato a non esistere più dopo la tornata amministrativa di questa domenica. Da un lato potrebbe esserci la fuoriuscita di Dennis Verdini e dei suoi verso il Pd e dall'altro lo stesso Berlusconi potrebbe utilizzare il flop alle Regionali e alle Comunali per regolare qualche conto interno ed emarginare i non allineati.
Ma ormai l'ex Cav non sembra più in grado di ribaltare la situazione come fce nel 2013 prima delle ultime elezioni politiche. Anche la nuova formazione politiche che ha promesso di lanciare, e che non si chiamerà Partito Repubblicano, rischia davvero di essere soltanto un partito di nicchia del 5%, magari superato anche da Fdi della Meloni, che può contribuire alla ricomposizione del Centrodestra ma che assolutamente non ha alcuna chance di guidare la coalizione anti-Renzi.
Berlusconi per ora non prevede di ricandidarsi nel 2018, un po' per motivi di età e un po' perché sa che dopo domenica il Centrodestra sarà egemonizzato da Salvini. E quindi anche la scelta di Mara Carfagna o di Alfio Marchini (o di entrabi) come leader del nuovo soggetto politico post-Forza Italia pare soltanto un modo per lentamente uscire di scena e concentrarsi maggiormente sulle questioni che riguardano le aziende di famiglia (e di dossier aperti ce ne sono parecchi). Insomma, la parabola di Berlusconi, salvo miracoli dell'ultima ora, sembra destinata al definitivo tramonto.