Chi ha paura di CasaPound? I partiti sì, gli elettori no

CasaPound è una forza in ascesa inarrestabile. I sondaggi a Ostia (Rm) per le imminenti elezioni in un municipio cruciale della Capitale vedono CP posizionarsi perfino sopra il Pd, e il successo alle amministrative in quel di Lucca del "partito della tartaruga frecciata" è ancora memorabile. Vedere in questi giorni Enrico Mentana ospite di un dibattito con CasaPound è l'emblema più significativo del nuovo vento che tira nel panorama politico italiano. Il m5s declina nelle simpatie popolari, il Pd arranca litigando con la Sinistra, il Centrodestra cerca di riunire le proprie anime, e gli elettori delusi si rifugiano nell'astensionismo o in alternativa si guardano attorno in cerca di nuove suggestioni politiche che li convincano maggiormente. E CasaPound sembra giovare di questa tendenza erodendo consensi a destra e a manca e anche al centro. 

Trovando la Forza Italia berlusconiana troppo "imborghesita", e non dimenticando che anche la Lega e Giorgia Meloni hanno fatto parte dei governi del Cavaliere, gli elettori di "Destra verace" volgono lo sguardo a un partito che non abbia paura di difendere scelte audaci e di sbandierare i propri valori di riferimento. Chi aveva creduto nel m5s come forza di "cambiamento" e di "rottura", dal canto suo, vedendo i grillini naufragare tra cause in tribunale, faide e fallimenti alla prova dell'amministrazione sul territorio, si sente attratto da una forza politica che non si sia ancora "sporcata le mani" nelle istituzioni. Ma anche molti elettori di estrema Sinistra delusi e disillusi stanno guardando con interesse a CasaPound, nell'eterna tradizione degli opposti che finiscono per coincidere e attrarsi. 

Sta di fatto che, secondo molti osservatori politici, alla prova elettorale di Ostia la vera sorpresa sarà proprio CP che potrebbe essere protagonista di un exploit inaspettato. Molto ottimista è Luca Marsella, candidato presidente del X Municipio capitolino che, ad Affaritaliani, dichiara: "A Ostia puntiamo al ballottaggio, perché finalmente siamo sostenuti da imprenditori, commercianti, professionisti e persone della società civile che vedono in noi concretezza e determinazione". Il X Municipio viene da due anni di commissariamento che, a parere di Marsella, "hanno paralizzato il territorio, e mentre i politici parlavano, CasaPound era l'unica forza politica a difendere gli italiani. Dalla raccolta alimentare a favore di 250 italiani in difficoltà, alla difesa dagli sfratti di anziani e disabili abbiamo conquistato la fiducia dei quartieri popolari. I sondaggi ci danno al 10 % ma l'entusiasmo attorno alla mia candidatura, sostenuta anche da una lista civica e da Assotutela, mi incoraggia a pensare in grande. Anche perché il centrodestra è finito ad allearsi con Marchini e Udc e non ha speranze".

Come detto sopra, anche Enrico Mentana, con la sua intelligenza politica, sembra aver percepito le potenzialità della "tartaruga frecciata" e si è prestato a intervenire a un dibattito organizzato da CP. Il prossimo in lista è Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita. Due nomi del tutto rilevanti nel panorama del giornalismo politico, segnale che CasaPound - lungi dal volersi chiudere in un "ghetto" estremista - guarda alla società civile e possiede mire ambiziose. Nelle intenzioni del leader Simone Di Stefano, nel prossimo futuro gli ospiti potrebbero essere Emanuele Fiano e Vladimir Luxuria. Come per tranquillizzare sia la comunità ebraica sia quella LGBT dell'apertura mentale dei suoi militanti e vertici. Non male per un partito che fino a qualche tempo fa era guardato con sospetto e paura un po' da tutte le parti. Oggi invece chi ha paura di CasaPound? Se dovessero verificarsi le previsioni di voto, i partiti sì, gli elettori no.