Politica
Cda Rai, non solo caos M5S, la lite FdI-FI ha bloccato il voto

Rai, il voto di mercoledì rischia di saltare?
Di Sempione Mazzini
La voce della coscienza in casa Rai
Non è elegante ricordarlo, ma noi ve lo avevamo detto. Anzi, scritto. Il nostro giornale è stato il primo ad anticipare il clamoroso slittamento del voto del Parlamento per la scelta di 4 dei sette componenti del Cda della Rai (clicca qui per leggere l'articolo).
Troppi i nodi insoluti per consentire a deputati e senatori di scrivere il nome da mettere nelle urne delle rispettive Aule. E così, dopo serrate e improvvise riunioni di maggioranza, ecco la scelta di spostare l'ordine del giorno di una settimana, il prossimo 14 luglio. Ad oggi la situazione non sembra molto diversa da quella anticipata nel nostro precedente articolo.
Lega e PD sono pronti a far eleggere i propri candidati (Igor De Biasio e Francesca Bria), il Movimento 5 Stelle sta trovando la quadra dopo le guerre stellari tra Conte e Grillo, Fratelli d'Italia chiede la conferma di Giampaolo Rossi (che sarebbe andato anche in udienza tra le alte sfere forziste), ma Forza Italia, scottata dal precedente asse tra l'uomo della Meloni e l'ad pentastellato Fabrizio Salini, preferirebbe un consigliere di fiducia come Simona Agnes.
I pezzi del puzzle al momento sono sul tavolo, i partiti non si sono ancora confrontati e inevitabilmente toccherà ai leader nazionali sbrogliare la matassa. Il 12 luglio, due giorni prima del voto in Parlamento, si svolgerà l'assemblea dei soci Rai. Chissà mai che il premier Draghi faccia meglio di Camera e Senato, indicando i nomi dell'ad e del presidente per quella circostanza.