Centrodestra, stop ai balletti: Berlusconi ceda il passo a Salvini premier - Affaritaliani.it

Politica

Centrodestra, stop ai balletti: Berlusconi ceda il passo a Salvini premier

Daniele Rosa

È giunta l'ora per Matteo Salvini di rompere gli indugi e lavorare per diventare leader della coalizione di Centrodestra

STOP AI BALLETTI DEL CENTRODESTRA: MATTEO SALVINI POTENZIALE PREMIER

O adesso o mai più. È giunta l'ora per Matteo Salvini di rompere gli indugi e lavorare per diventare leader della coalizione di Centrodestra. Una coalizione che, potenzialmente potrebbe andare alla guida del paese, ma sembra volersi fare male da sola ogni giorno che passa. Innanzitutto non si ferma il continuo processo di delegittimazione dei partner fatto da Silvio Berlusconi, che non perde occasione di soffocare sul nascere potenziali leader, di mantenere una linea politica ondivaga, una volta in linea con i popolari europei della Merkel, un'altra volta in un abbraccio con l'area renziana. O peggio di manifestare contrarietà alle idee di quello che, ora come ora, sembra essere il leader più accreditato per guidare la coalizione di centrodestra Matteo Salvini.

CENTRODESTRA URGE UN PREMIER. PURE LA MELONI CONTRO

Ma se non bastasse pure Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia la terza punta del tridente si mette di traverso. E coglie l'occasione di prendere le distanze dal referendum consultivo sul l'autonomia di Veneto e Lombardia. Un referendum legittimo come pure sacrosante sono le aspirazioni di entrambe le regioni di poter chiedere maggiore indipendenza regionale su oltre 20 tematiche di grande importanza , dalla scuola fino alla gestione di fondi europei. La Meloni li bolla come due referendum propagandistici e esorta a non andare a votare, dimenticando fra l'altro che autonomia è richiesta di assumersi responsabilità come vorrebbero i lombardi veneti e non difesa ad oltranza di privilegi e spreco di danaro come vivono da anni i siciliani nella loro Regione ormai fallita. E soprattutto sembra dimenticare che i due referendum sono capisaldi fortissimi del mondo leghista.

CENTRODESTRA URGE UN PREMIER. PARTNER INAFFIDABILI

Ecco questa mancanza di sensibilità su temi comuni, questa 'infedeltà' continuata nei confronti dei partner fanno immaginare che la situazione non cambi ed anzi peggiori con l'approssimarsi della scadenza elettorale. Ed allora pare essere giunto il momento di togliersi le maschere e giocare a carte scoperte. Tradotto significa che non potendo andare a primarie del Centrodestra si decida a tavolino chi da domani debba guidare la coalizione, senza se e senza ma. Luigi Di Maio è stato nominato premier dei grillini, Matteo Renzi lo è per l'area PD, Giuliano Pisapia lo potrebbe essere per l'area della sinistra, manca soltanto il centro destra. L'auspicio è che il leader leghista rompa gli indugi e sappia convincere i suoi due pericolosi compagni di viaggio a trovare un percorso comune, unica strada per vincere le elezioni di primavera. Per lui un obiettivo ancora più difficile che vincere le elezioni.