Coronavirus, scontro istituzionale Marche-governo. Scuole chiuse:Conte impugna - Affaritaliani.it

Politica

Coronavirus, scontro istituzionale Marche-governo. Scuole chiuse:Conte impugna

Coronavirus, scuole chiuse nelle Marche dal 25 febbraio. Conte pronto ad impugnare l'ordinanza

Scuole chiuse da domani fino al 4 marzo. L'accelerazione delle Marche, decisa dal governatore Luca Ceriscioli con un'ordinanza ad hoc, fa scoppiare una nuova grana tra governo e regioni, all'indomani dello scontro con la Lombardia. In Cdm se ne sta discutendo, riferiscono fonti di governo, e l'esecutivo sarebbe pronta ad impugnare l'ordinanza, per evitare che le regioni vadano "in ordine sparso".

CHE COSA PREVEDE L'ORDINANZA DELLE MARCHE

"Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura" e "sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, universitarie (lezioni, esami di profitto e sedute di lauree) e di alta formazione professionale e dei percorsi di istruzione e formazione professionale, salvo le attività formative svolte a distanza e quelle relative alle professioni sanitarie ivi compresi i tirocini". Sono alcune delle misure decise dalla Regione Marche, come fa sapere il presidente Luca Ceriscioli comunicando di aver appena firmando "l'ordinanza che aumenta le misure per limitare la diffusione del contagio da coronavirus".

Le misure hanno effetto a "partire dalla mezzanotte di mercoledì 26 febbraio 2020 e fino alle ore 24 del 4 marzo 2020 sul territorio della Regione Marche in quanto confinante con i cluster". E' disposta inoltre, comunica su Fb il governatore Ceriscioli, "la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale sia estero; la sospensione dell'apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e delle biblioteche; la sospensione dei concorsi pubblici fatti salvi quelli relativi alle professioni sanitarie per le quali dovranno essere garantite le opportune misure igieniche". Solo ieri c'era stata una querelle con il premier Giuseppe Conte che aveva bloccato l'iniziativa di Ceriscioli.