Ddl Zan, Draghi novello Ponzio Pilato nello scontro con il Vaticano - Affaritaliani.it

Politica

Ddl Zan, Draghi novello Ponzio Pilato nello scontro con il Vaticano

Di Alberto Maggi

Forse era l'unica scelta possibile per il premier, scelta sicuramente comoda

Nello scontro tra il Vaticano e una parte politica, Pd di Enrico Letta in testa, sul ddl Zan e il contrasto all'omofobia il premier Mario Draghi, tirato per la giacchetta da destra e da sinistra, sceglie la strada più semplice, quella di vestire i panni di novello Ponzio Pilato. "Il nostro è uno stato laico, non è uno stato confessionale. Quindi il Parlamento è libero di discutere", ha affermato in Senato il presidente del Consiglio. Praticamente una tautologia, una ovvietà tanto banale quanto scontata. Poi la vera frase pilatesca: "Il governo non entra nel merito della discussione. Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo".

In sostanza, il capo dell'esecutivo se ne lava le mani (per evitare di diventare il bersaglio di una o dell'altra parte) e infatti sono subito ripartiti i vari fronti contrapposti: Pd e M5S che vogliono andare avanti e Centrodestra sulle barricate. Non c'è niente da fare, ogni volta che c'è un argomento spinoso, divisivo e potenzialmente esplosivo per il governo il premier non sceglie. Alza le mani e lascia che i partiti si scannino. Forse è l'unica strada, visto il suo ruolo superpartes, ma è anche quella più comoda e rinunciataria.