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Decreto sicurezza, nuove misure in arrivo? La stretta di Salvini su baby gang, permesso di soggiorno a punti e...
In cima alla lista delle misure figura l’estensione degli sgomberi immediati per le abitazioni occupate. Ecco tutti i dettagli

Matteo Salvini
La Lega prepara una nuova offensiva sul fronte sicurezza
Dopo settimane di lavoro riservato tra via Bellerio e il Viminale, il partito di Matteo Salvini si appresta a presentare un nuovo pacchetto di norme che punta dritto al Consiglio dei ministri. Il progetto, che la Lega considera una delle bandiere della prossima campagna elettorale in vista delle politiche del 2027, mette al centro quattro temi: migranti, baby gang, legittima difesa e tutela delle forze dell’ordine. Una “stretta securitaria” che riprende e amplia i precedenti decreti sicurezza, ma con un’impronta più esplicitamente identitaria.
Case occupate: sgomberi-lampo per tutti
In cima alla lista delle misure figura l’estensione degli sgomberi immediati per le abitazioni occupate. Dopo l’introduzione, nel precedente decreto, del termine di 48 ore per liberare le prime case, Salvini punta ora a rendere la procedura valida per qualsiasi immobile: case al mare, in montagna, seconde abitazioni o appartamenti sfitti.
L’obiettivo è eliminare ogni distinzione e consentire alle forze dell’ordine di intervenire entro due giorni dall’occupazione abusiva. Una misura ad alto rendimento politico, già pronta per essere rilanciata sui social dalla “Bestia” leghista.
Legittima difesa: tutela per agenti e cittadini
Altro pilastro del pacchetto, la riforma della legittima difesa. La Lega intende rafforzare le garanzie legali per chi, in servizio o da privato cittadino, reagisce a un’aggressione o a un tentativo di rapina.
Per le forze dell’ordine si prospetta la fine dell’iscrizione automatica nel registro degli indagati in caso di uso dell’arma di servizio. I pubblici ministeri dovranno invece procedere con “accertamenti informali e rapidi” per verificare l’esistenza di uno stato di necessità. Non uno “scudo penale”, assicurano sia Salvini che i meloniani, ma una tutela contro l’automatismo delle indagini.
La novità potrebbe riguardare anche i civili. In caso di difesa della propria abitazione o incolumità, chi reagisce a un’aggressione non verrebbe più indagato automaticamente: scatterebbero invece verifiche preliminari per accertare la legittimità della reazione. Un terreno, questo, destinato a suscitare tensioni con la magistratura e le opposizioni, ma su cui il vicepremier intende insistere fino a farne un cavallo di battaglia politico.
Migranti e baby gang: rimpatri più rapidi
Il testo prevede anche interventi sui minori stranieri non accompagnati, soprattutto per i casi di reati commessi in gruppo – le cosiddette “baby gang” delle grandi città. Due le principali innovazioni: la possibilità di accelerare i rimpatri volontari assistiti nei Paesi d’origine, qualora vi siano familiari disponibili ad accogliere i giovani, e la riduzione da 21 a 19 anni del limite massimo per il prolungamento dei programmi di accoglienza dopo la maggiore età.
Permesso di soggiorno a punti
Infine, torna la legge Maroni del 2009 sul permesso di soggiorno a punti, che la Lega vuole aggiornare ampliandone la portata. L’attuale sistema, che riguarda cittadini stranieri dai 16 anni in su, verrebbe esteso ai quattordicenni e quindicenni. Una revisione, spiegano fonti del partito, pensata per “promuovere l’integrazione sin dai primi anni di permanenza” ma anche per “monitorare meglio i comportamenti”.
