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Politica
Draghi è in Aula, ma ai Cinque Stelle non suona la sveglia
Beppe Grillo  Lapresse

Altro che sondaggi, dove pure il vento è tutt’altro che a favore del Movimento. E’ il Parlamento il vero specchio della condizione in cui versa la creatura fondata da Beppe Grillo. A tal punto sfilacciata da rischiare quasi un incidente diplomatico, viste le assenze tra i banchi grillini durante le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi alla vigilia del Consiglio europeo. A notarlo per prima è stata la deputata della Lega Laura Ravetto che a mezzo Twitter ha punto: “In Aula parla Draghi e il gruppo M5s è praticamente tutto assente. Non si sono svegliati o c'e' una motivazione politica?".

In effetti, come conferma con l’amaro in bocca al nostro giornale un deputato Cinque stelle della prima ora, “sì e no in Aula erano presenti una trentina di colleghi”. Affaritaliani ha provato a capire se davvero dietro queste assenze pesanti ci sia un calcolo politico, magari un messaggio in bottiglia del leader in pectore Giuseppe Conte al Governo. Giusto per allargare il sospetto, che pure toglie il sonno al Pd,  che prima o poi il M5s possa staccare la spina all’esecutivo. “Ma no, se così fosse almeno sarebbe un segnale di vita e vivacità di un movimento che al momento è spento – continua il parlamentare dietro garanzia di anonimato -. Non c’è bisogno di fare dietrologie. La verità, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: il M5s è completamente demotivato e sfilacciato. Senza guida, ormai ognuno va per i fatti propri, regna l’anarchia”.

A quanto pare, non è stata una leva sufficiente neppure l’orgoglio di poter rivendicare il cammino che ha portato all’approvazione del piano italiano - di cui Draghi ha parlato in Aula - e che era iniziato proprio durante il Conte 2. Un’osservazione rispetto alla quale una fonte M5s interpellata da Affari risponde con disincanto: “Ormai qui è invalsa l’abitudine di farsi vivi non prima delle 10 del mattino”. Insomma, l’atmosfera è da cupio dissolvi. E la tenzone tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo su ruoli e poteri non è certo d’aiuto, lasciando i grillini in uno stato di comatosa attesa. C’è sempre un Godot da aspettare, ma nel frattempo c’è chi comincia ad abituarsi a una fortezza Bastiani senza regole e diktat. Come dimostrano le assenze di stamani.

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