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Politica
Draghi in arrivo a Palazzo Chigi (o al Colle).L'ipotesi sul futuro del governo
Foto: LaPresse

Per una volta scriverò un pezzo breve esprimendo il mio punto di vista che, al solito, andrà controcorrente
dato che antepongo sempre la testa alla pancia, un articolo che mi porterà molte, moltissime critiche. 

Assorbito dai miei impegni lavorativi in questi giorni mi sono assentato dal panorama degli opinionisti ma
quando ieri un amico mi ha iniziato a citare Draghi come possibile premier (in realtà aspira al Colle) sostenuto da Lega e 5s, ho iniziato a dare un’occhiata agli “hot spots” degli ultimi giorni per capire se
davvero si fosse rovesciato il mondo (in realtà ero già certo che qualche complottista avesse messo in giro
qualcosa di “fruibile”): Di Maio da Fazio, Draghi Senatore a vita, Blondet ecc ecc.

Machiavelli sosteneva che per capire le cose si dovevano osservare i fatti ed i fatti sono questi: L’accordo con la Cina, il Franco CFA denunciato ad alta voce (vi pare poco di fronte a chi detiene una discreta parte del nostro debito pubblico senza che abbiamo una vera BC alle spalle?), il RDCitt osteggiato da tutte le lobbies internazionali che credevano (e credono) di essere padrone a casa nostra (FMI, WTO, Banca Mondiale, UE, USA ecc), il salario orario minimo garantito, la questione migratoria ecc ecc.

Non bastano a capire? Mi si dirà “ma Di Maio ha criticato il sovranismo sul quale tu hai scritto un libro, è contro la manifestazione per la famiglia tradizionale e parla di migranti da suddividere in ambito UE, è un secondo caso ALDE!”. Benissimo…

A parte il fatto che con i temi etici (diritti civili e family day compresi) non ci si sfama (altrimenti si ragiona
come il PD) ma dopo anni ed anni di deindustrializzazione veicolata dalla moneta unica e dall’austerity
qualcuno crede che si possa uscire dall’euro come fossimo nel 2016: l’industria ha dato preoccupanti cenni
di smottamento con almeno 3 anni di anticipo su ciò che avevo previsto nel mio saggio del 2014, abbiamo
puntata contro la pistola del default (Francia, Germania e il mondo finanziario vicino al FMI posseggono
troppi nostri titoli), Mattarella si è rivelato peggiore di Napolitano, dentro questo Governo (e dentro la
coalizione) ci sono quinte colonne come Moavero, Tria, Giorgetti, Zaia ecc, gli ex sovranisti una volta
ottenuta la poltrona si sono imborghesiti ed il popolo è largamente disinformato.

Senza prima creare le basi, in primis di una reindustrializzazione di prospettiva incentrata (magari) sulle
tecnologie di avanguardia, informatiche e di precisione e senza creare nuove solide alleanze commerciali e
geopolitiche crediamo di potercela fare?

Avete visto Trump come ha reagito paventando dazi sulle principali merci italiane per ritorsione (Cina)? Vogliamo drogarci con la guerra tra poveri (disoccupati vs immigrati) per continuare a non vedere lo stato delle cose? Senza cercare nel breve di porre le basi di una sicurezza sociale di fondo legata al rilancio della domanda interna? Questo Governo sta cercando in modo evidente di fare proprio questo senza danneggiare troppo la bilancia commerciale, cioè fa redistribuzione.

Se si cerca di cambiare in Europa serve il maggiore consenso possibile, è grazie a questa logica che in
Italia abbiamo questo Governo altrimenti irrealizzabile.

Chi non comprende questa frase (criptica) dovrebbe astenersi dal giudicare dalle apparenze o dalle
chiacchiere ed osservare i fatti.

Nel concreto che strada ha preso il M5s dopo ALDE (vedasi discorso sul Macchiavelli in apertura)? Una strada contro i diritti sociali piegata a 90° sul patto di Aquisgrana (Germania e Francia)? No! Una strada opposta direi!

Ed i media, espressione dei poteri forti, contro chi ce l’hanno? Col M5s ovviamente!

Entrando nello specifico Di Maio ha detto che in Europa in questo momento le forze sovraniste remano
contro gli interessi italiani…cosa ha detto di sbagliato?

In UE ogni paese ragiona per i propri interessi tranne la tafazziana Italia (come disse Montanelli “i francesi
in Europa entreranno da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei”) ed i Visegrad non fanno
eccezione.

Semmai è Salvini che associandosi ai Visegrad è un po’ come il PD che si allea con Macron, dato che sia i
Visegrad che Macron e Merkel chiedono il peggio per l’Italia e cioè austerity e isolamento nella gestione della questione migratoria, ma non mi sento di criticarlo proprio per quanto detto sopra riguardo al “criptico”.

Ciò che dobbiamo chiederci non è come porci di fronte a un termine (il sovranismo) ma è come superare l’austerity (che è distruttiva!) imposta dalla UE-M: dentro o fuori di essa?

Si vota per questo alle europee. Non serve pesare le parole di Di Maio per nutrire la rabbia di chi ha fretta ed avere l’applauso caro Blondet. I media di regime (ivi compresa Radio Radicale in merito alla quale non scriverò dato che il FQ ha fatto uscire un ottimo articolo con dentro tutto ciò che avrei scritto io che si conclude con “è il mercato bellezza”) ogni volta che si citava l’uscita dall’euro associavano (tecnica subliminale) termini quali fascismo, Hitler, nazismo, violenza, estrema destra ecc. 

A questo punto è meglio dire tutti come io dico da tempo “si può essere contrari alla moneta unica senza
essere sovranisti”. Concludo con una analisi del programma in 6 punti del 5s (secondo www.affaritaliani.it/politica/europee-in-6-punti-il-programma-del-m5s-chi-voterai-il-26-maggio-di-la-tua-597174.htm)

1) Nuova Europa: più democrazia diretta e stop privilegi. Al primo posto quindi la “Nuova Europa”.

2) Stop austerity: piena occupazione e sviluppo sostenibile. Nessuno ha fatto caso al “piena occupazione”? Significa che tutto deve cambiare o “non c’è altra scelta che”.

3) Tutela delle persone, della salute e dell’ambiente.

Altro punto che mette al centro le persone e non l’ideologia finanziaria delle cifre (manipolate a
dovere grazie all’oscuramento dell’Economia per larga fetta della popolazione).

4) In Europa per il Made in Italy. Ecco la chiosa finale! In Europa per tutelare i nostri interessi. Unita ai precedenti punti il quadro è chiaro…forse anche per Blondet.

5) Politica migratoria comune per la redistribuzione europea.…e ci mancherebbe pure altro che restassimo agganciati al Trattato di Dublino (argomento da poter utilizzare per smascherare la vera natura ultranazionalista di tedeschi e francesi qualora continuassero a comportarsi come si stanno comportando).

6) Lotta alla grande evasione, alla corruzione e alla criminalità. Sì…li voterò! Convintamente e spero lo facciano anche gli italiani.

Concludo augurandomi che questo pezzo sia condiviso anche dai detrattori, il motivo potrebbero (provoco
lo so) intuirlo.

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    draghipalazzo chigi





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