Politica
Elezioni, seggi alla Camera e al Senato. Vittoria netta e chiara. Ecco di chi

Maggioranza netta e chiara al Centrodestra sia alla Camera sia al Senato. L'analisi dell'Istituto Cattaneo
Elezioni 25 settembre, l'analisi dell'Istituto Cattaneo
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Elezioni 2022: ai nastri di partenza
I numeri che spiegano le elezioni anticipate e faranno capire come cambiano i partiti
In questa analisi proponiamo una stima dei risultati assumendo che i sondaggi rilevino correttamente le attuali intenzioni di voto, che la coalizione di centrosinistra includa tutte le forze politiche in qualche modo vicine al PD (tranne il M5S) e che la distribuzione territoriale dei consensi rifletta quella registrata alle europee del 2019.
A CURA DI SALVATORE VASSALLO E RINALDO VIGNATI
Istituto Carlo Cattaneo L’Istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo è sorto nel gennaio 1965, raccogliendo l’eredità dell’Associazione di cultura e politica Carlo Cattaneo, costituita nel 1956 per iniziativa dello stesso gruppo di giovani studiosi che nel 1951 avevano fondato la rivista il Mulino e poi, nel 1954, l’omonima Società editrice. Il 15 maggio 1986, con decreto del Presidente della Repubblica, ha assunto la personalità giuridica di Fondazione. L’Istituto svolge ricerche e analisi sulla società italiana, sulla partecipazione e l’opinione pubblica, sulle istituzioni di governo e le policy che promuovono le libertà individuali, uno sviluppo economico sostenibile, la coesione sociale. Il suo principale impegno consiste nel coniugare il rigore metodologico della migliore ricerca accademica con l’esigenza di fornire interpretazioni del cambiamento sociale utili ad orientarlo attraverso scelte consapevoli di attori pubblici e privati. In tutti questi campi l’Istituto è impegnato ad offrire analisi originali attraverso l’apporto congiunto di specialisti di diverse discipline: statistici, giuristi, sociologi, scienziati politici, economisti, psicologi sociali. Nel corso degli ultimi 40 anni, il Cattaneo ha curato oltre 100 rapporti per istituzioni pubbliche e private ed ha pubblicato - con continuità nel corso del tempo - una media di 4 volumi di ricerca all’anno, la gran parte dei quali presso la casa editrice il Mulino. In aggiunta, dal 1986 produce l’annuario Politica in Italia - Italian Politics, pubblicato in duplice edizione, italiana e inglese. Dal 1987 promuove, inoltre, la pubblicazione della rivista quadrimestrale Polis, collocata in fascia “A” dall’Agenzia nazionale di valutazione della ricerca universitaria (Anvur) nei settori sociologico e politologico. © Istituto Carlo Cattaneo.
Elezioni 2022: ai nastri di partenza
I numeri che spiegano le elezioni anticipate e faranno capire chi conta nei partiti
Delle varie motivazioni che hanno portato ad una brusca conclusione della legislatura quella documentata nei dati che seguono è la più semplice e dunque con tutta probabilità la principale. Mario Draghi aveva anticipato che in assenza della fiducia da parte del Movimento 5 Stelle si sarebbe dimesso. I leader PD avevano avvertito che una tale circostanza avrebbe reso impossibile una alleanza elettorale del M5S con il centrosinistra. Nel momento in cui Giuseppe Conte ha posto condizioni considerate irricevibili dal Presidente del Consiglio creando le premesse per una crisi di governo, il centrodestra ha colto l’occasione per andare immediatamente al voto, in un frangente che rende assai probabile una sua netta vittoria con la conquista della maggioranza assoluta dei seggi. In base alla legge elettorale in vigore, dopo la riduzione del numero complessivo dei parlamentari, 245 seggi per la Camera dei deputati (122 per il Senato) sono assegnati in collegi plurinominali su base proporzionale, 147 sono assegnati in collegi uninominali (74 per il Senato) con metodo maggioritario (in ciascun collegio vince il seggio il/la candidato/a prende più voti), 8 su base proporzionale (4 per il Senato) nella circoscrizione degli italiani residenti all’estero. La ripartizione complessiva dei seggi della quota proporzionale avviene in prima battuta al livello nazionale tra le coalizioni, poi tra i partiti che hanno ottenuto almeno il 3% dei voti.
Poi questi seggi vengono attribuiti a coalizioni/partiti nelle circoscrizioni, infine assegnati ai candidati presenti nelle liste dei collegi plurinominali. Ad esempio, per l’assegnazione dei seggi in quota proporzionale della Camera, la Lombardia è divisa in 4 circoscrizioni e 7 collegi plurinominali; la Basilicata ha una sola circoscrizione e un solo collegio plurinominale. Questo sistema rende non del tutto prevedibile in quale collegio plurinominale verranno assegnati i seggi e quindi quali candidati risulteranno eletti. Rende però semplice prevedere quanti seggi otterrà nel complesso ciascuna coalizione se i risultati si avvicineranno alle intenzioni di voto registrate oggi dai sondaggi. Ciò premesso, abbiamo prodotto la stima che a nostro avviso risulta più affidabile sulla base dei dati disponibili. Non è peraltro detto che nelle prossime settimane saranno disponibili dati molti migliori perché i tempi della campagna sono brevi, nel mese di agosto è difficile condurre sondaggi rappresentativi dell’elettorato italiano e in ogni caso eventuali scostamenti dalle tendenze rilevate nei mesi precedenti potrebbero riguardare più i singoli partiti che le tre principali aree politiche considerate in questa stima. Inoltre, la situazione di partenza pare tale che solo cambiamenti davvero drastici nelle intenzioni di voto potrebbero portare a un risultato sostanzialmente diverso.