Elezioni, Centrodestra verso il trionfo con il Rosatellum 2.0 - Affaritaliani.it

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Elezioni, Centrodestra verso il trionfo con il Rosatellum 2.0

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni, maggioranza di Centrodestra possibile. L'analisi di Renato Mannheimer


Elezioni, Centrodestra verso il trionfo con il Rosatellum 2.0


Una maggioranza nel prossimo Parlamento di Centrodestra non è affatto una 'mission impossible'. Nè è convinto Renato Mannheimer, partner dell'istituto di sondaggi Eumetra Monterosa. "Al momento ancora i numeri non ci sono, ma se vanno avanti così potrebbero davvero ottenere la maggioranza per poter governare sia alla Camera sia al Senato. Il Centrodestra è sicuramente la formazione politica che ha maggiori chance, anche se ovviamente molto dipenderà dalla campagna elettorale".

Il Rosatellum 2.0 prevede che il 36% dei seggi sia eletto con il maggioritario-uninominale e il 64% con il proporzionale. Ciò significa che per Montecitorio sono 231 i deputati eletti direttamente nei collegi. Stando agli ultimi calcoli che si fanno tra i renziani il Pd potrebbe conquistarne al massimo 52. Quasi tutti gli altri andrebbero al Centrodestra, ai 5 Stelle le briciole, tanto che l'alleanza Lega-Forza Italia-Fdi potrebbe addirittura arrivare a quota 170 seggi alla Camera solo nella parte proporzionale e a circa 80-85 al Senato. "Ovviamente - osserva Mannheimer - sarà fondamentale mettere nei collegi le persone giuste, conosciute e radicate sul territorio".

C'è poi la parte proporzionale. Al momento Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia valgono quasi il 35% a livello nazionale. E a questa percentuale va aggiunto un possibile/probabile 3-4% della cosiddetta 'quarta gamba' del Centrodestra. Secondo i calcoli degli esperti basta arrivare poco sopra il 40% come coalizione, 41-42, e con quei numeri nei collegi uninominali la maggioranza è quasi certa.

Pessime notizie, invece, per i centristi di Angelino Alfano. "E' difficile che correndo da sola Alternativa Popolare possa arrivare al 3% per avere una rappresentanza parlamentare", afferma Mannheimer. Insomma, il ministro degli Esteri rischia di restare fuori, sempre che all'ultimo non si convinca a correre con il Pd come proposto da Renzi e come avviene alle Regionali in Sicilia.