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Politica
Ex Ilva, Andrea De Bertoldi (Fdi): "Conseguenza di un governo incapace"

di Vincenzo Caccioppoli

Il senatore de Bertoldi, senatore di Fratelli d’Italia, membro della commisisone finanze e della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche ( “per ben tre volte sconvocata per ragioni a noi oscuire”),  molto impegnato sulle tematiche legate alla fiscalità, con particolare attenzione alle partite iva, commenta con Affari la manovra finanziaria e i drammatici sviluppi della questione dell’Ilva. ” Questo continuo avanti e indietro del Governo, come dimostrato ora sulla plastic tax e sulla tassa sulle auto aziendali, dimostra che questo governo non ha nessuna strategia in campo economico. E questo è un dato di fatto. Sarebbe meglio avere una linea anche se non condivisa, ma averla, piuttosto che non averla del tutto. Secondo dato di fatto è che in questa manovra non c’è nulla per le imprese e per il lavoro autonomo.”

Sulla fiscalità che cosa pensa che poteva essere fatto di più  e meglio nella manovra di bilancio?

“Noi di fratelli di Italia siamo per un flat tax allargata a tutti, non solo alle partite iva. Avremo fatto una manovra incentrata sulla flat tax a 360°. Dovrebbe essere un principio universale, e cioè una tassazione più bassa che incentiva l’emergere del sommerso. Perche quando la tassazione è più bassa e più ragionevole, la gente non rischia di evadere. Inoltre aumenta la produttivà, perché le persone sono maggiormente propense a lavorare di più, pensando al fatto che se vengo tassato di meno mi rimangono effettivamente più soldi in tasca. Infine si attirano più investimenti esteri. Ma se proprio questo non si potesse fare, almeno fare un tax flat incrementale che riguardi appunto l’aumento di reddito rispetto all’anno precedente.”

Per tornare però al tema delle tasse e delle partite iva, Renzi sembra essere a favore di una minore tassazione. E dice di aver gia fatto tanto col suo governo da questo punto di vista, come per esempio gli 80 euro.

“Renzi ha sempre fatto delle mance elettorali che guarda caso questo governo sta riproponendo. Lo aveva fatto proprio con gli 80 euro e ora dovrebbe essere fatto con i 50 euro dati a chi guadagna dai 26000 fino a 35000 euro, categorie che erano fuori dalla precedente manovra. Peccato che però da tutto ciò sono esclusi sempre gli autonomi, a cui non viene dato nulla. Facendo quindi una discrimanzione e del razzismo fiscale. Ma si sa che la sinistra da sempre considera tutti gli autonomi come evasori da colpire.”

Cosa si poteva fare considerando che le risorse erano sicuramente limitate?

“Se si voleva fare sviluppo bastava eliminare il reddito di cittadinanza. Una misura che ha dato solo benefici ad ex detenuti o a lavoratori in nero. La gente che fa e che vuole lavorare non aspetta certo i 500 euro del reddito. Mettiamo i 10 miliardi a disposizione per questo sullo sviluppo e sul lavoro non sull’assistenzialismo.”

Se è per questo però anche quota cento impegna risorse importanti

“Quota cento non è una nostra proposta endogena. Era nel contratto elettorale del centrodestra, ma era una iniziativa della Lega. Io ho qualche riserva anche su questa operazione. Io, infatti, avrei ampliato i lavori socialmente usuranti, senza impegnare 20 miliardi in questa norma. Quello che bisognava fare era puntare sulla leva fiscale al 100%, per far restare soldi in tasca ai cittadini e l’imprenditore può investire quei soldi nell’azienda, creando crescita ed occupazione.”

 

 

Ma è anche per questo che Fratelli d’Italia sta crescendo cosi tanto nei consensi

“Fratelli d’Italia e una forza in costante crescita proprio grazie alla nostra coerenza. Chi oggi vota Fdi, sa che vota un partito che fa quello che dice o che comunque cerca di farlo. La lega ha attinto molto in questi anni nel serbatoio di Allenza nazionale, ed è plausibile che questi voti adesso possano tornare a Fratelli d’Italia, unica forza moderata di destra e sovranista. Il percorso virtuoso che ci porterà al 10% sembra davvero poter proseguire. Io sono molto ottimista anche sul voto in Emilia.”

Senatore non posso non chiederle infine un suo pensiero sulle ultime clamorose notizie riguardo ad Ilva, pensa che esistano delle responsabilità e se si di chi.

“Inanzitutto bisogna dire che questa decisione di Alcerlor Mittal rischia di essere un colpo durissimo per la nostra economia, andando ad incidere sul 2% del Pil italiano. Soppratutto se noi consideriamo la struttura produttiva italiana, che ha grande bisogno della siderurgia. E come se hai una azienda di tarsformazione agricola senza avere le terre da coltivare. Questo è l’ennesima dimostrrazione che siamo governati da incompetenti che non hanno la minima idea di cosa voglia dire avere una strategia di politica indistriale. Come ampiamente dimostrato con la Tv, la Tap o con la storia dello stop alle trivellazioni petrolifere.

Come crede che potra risolversi la contesa fra governo e nuova proprieta indiana dell’Ilva?

“Da italiano mi auguro con tutto il cuore che si riesca a trovare una soluzione che garantisca la continuità produttiva. Ma certo è che quello fatto dal Conte 1 con l’approvazione del coidetto scudo penale e poi ripresentato dal Conte 2 per poi ritirarlo in parlamento sotto la spinta dei grillini non è certo rassicurante. Io due mesi fa ho partecipato ad un convegno a cui hanno partecipato importanti investitori internazionali e tutti mi hanno detto la stessa cosa a proposito del nostro paese. Chiedono certezze per investire, non si può pensare che in una situazione come quella del governo attuale qualcuno possa pensare di venire ancora ad investire nel nostro paese.”

 

 

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