Politica
Fi, nasce la "corrente Fascina". Così Berlusconi ha scelto la linea governista




"Vedrete, qui cambierà tutto e a breve salteranno anche delle poltrone di peso nel partito". Voci dall'interno di Forza Italia. Ronzulli sempre più ai margini
Fi, il cambio di leadership: Ronzulli scavalcata da Fascina
Il compleanno di Matteo Salvini ha fatto registrare non solo le polemiche per il karaoke con la premier Meloni a pochi giorni dal naufragio di Cutro costato la vita a 86 migranti, ma anche un segnale di discontinuità all'interno di Forza Italia. La notizia del mancato invito alla ex fedelissima del leader della Lega Licia Ronzulli ha fatto emergere i nuovi equilibri all'interno del partito degli azzurri. "Vedrete, qui cambierà tutto e a breve salteranno anche delle poltrone di peso nel partito". Un senatore che conta in casa Forza Italia, - si legge su Repubblica - ma che ultimamente era stato messo un po' da parte, non ha dubbi. Nei giorni scorsi è stato convocato ad Arcore da Silvio Berlusconi attraverso la consorte Marta Fascina. E ha ricevuto indicazioni chiare sul nuovo corso che il fondatore e leader assoluto vorrebbe per gli azzurri, con una linea che dia meno grattacapi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che metta in secondo piano chi in questi mesi ha invece più volte creato tensioni.
Così dalle avvisaglie, e scortesie, - prosegue Repubblica - si è passati a segnali molto chiari del cambio di passo politico: in primis la scelta di inviare al tavolo di maggioranza sulle nomine nelle società di Stato l'eterno Gianni Letta e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Due governativi di ferro. Dalle parti della Ronzulli gettano acqua sul fuoco: normale, dicono, che la capogruppo non vada ad incontri su nomine di governo. Nel suo cerchio magico però tutti sono convinti che dietro il cambio di passo ci sia lei: Meloni. Tira una nuova aria in Forza Italia. Un vento che piace molto alla premier, che con modi felpati ma con l'insistenza di una goccia che spacca le rocce, avrebbe convinto i figli del capo famiglia, Pier Silvio e Marina, ad abbandonare la linea forzista critica nei confronti del governo tenuta fino a oggi.