Politica
Fico e i dissensi con Di Maio. E la profezia di Piero Fassino

Le stesse ovazioni, riservate dai democrat a Fico, in dissenso con Salvini, vennero riservate dai progressisti a Fini anti-CAV. Ma, per l'ex leader di AN, le cose non sono...Fini...te bene.
In passato, personalità del calibro di Iotti, Ingrao, Pertini, Scalfaro non erano allineati con i segretari dei loro partiti. Ma, seduti sullo scranno più alto di Montecitorio, essi mantennero posizioni equilibrate, palesando estraneità alle contese delle forze politiche. E questa terzietà contribuì a far convergere tanti consensi bipartisan sui nomi del popolare socialista ligure e del severo ex magistrato piemontese, in occasione delle elezioni del Capo dello Stato, nel 1978 e nel 1992.
Ovviamente, l'attuale Presidente della Camera è libero di esternare le proprie opinioni, che non collimano con quelle dei ministri leghisti. Ma, in una fase così incerta e confusa, sarebbe opportuno che gli attori del teatrino politico rispettassero i loro ruoli.
Nella discussione sulla linea dei grillini, si è inserito un politico di lungo corso, Piero Fassino, ribattezzato "il secco" dal corregionale Giampaolo Pansa. Sulla base dell'esperienza e del trionfo, registrato da precedenti previsioni, l'ex Sindaco di Torino ha detto : "Il successore della Boldrini non concorda con la linea politica di Di Maio pro-intesa con la Lega ? Bene. Fico solleciti il congresso del M5S e presenti ai delegati la sua alternativa. Vedremo quanti voti prenderà". E sullo sguardo, ironico e sorridente, da napoletano acuto, del numero uno di Montecitorio, è calata un'ombra di non lieve, e malcelata, preoccupazione, mentre le sue mani, sotto la scrivania...