Politica
La prof di Azione imbarazza Calenda. Filo-Putin, "guerra colpa degli Usa"

Stefania Modestino D'Angelo capolista al Senato a Caserta
Il presidente francese Emmanuel Macron viene chiamato "fattorino"
Terremoto in Azione a Caserta. Stefania Modestino D'Angelo, professoressa candidata con Carlo Calenda come capolista al Senato, nella bufera. Nel mirino alcuni post su Facebook che risalgono a febbraio e alla primavera. Le posizioni filo russe della prof sulla guerra in Ucraina sono molto distanti da quelle di Azione e Italia Viva.
Il caso esplode quando la stessa docente ufficializza la candidatura. "La politica a volte inciampa nella normalità… ed è accaduto con me!", ha scritto su Fb per festeggiare la sua corsa per il Parlamento. Gli "scheletri" social sono però saltano fuori molto presto. Molti i commenti filo Putin o quelli a favore degli interventi in tv di Alessandro Orsini e Donatella di Cesare.
Apprezzamenti anche sulle "responsabilità degli Usa" nella guerra in Ucraina e parole per il bielorusso Aleksandr Lukashenko: "Bravo Lukashenko…sta facendo quello che l'Europa non è stata capace o non ha voluto fare per compiacere Biden". Infine anche un attacco alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen definita "la femme de chambre di Biden", mentre il presidente francese Emmanuel Macron viene chiamato "fattorino". Una volta innescata, la polemica è cresciuta rapidamente tanto che la prof ha "bonificato" la propria pagina Facebook. A onor del vero diciamo anche che gli screenshot della "vecchia" pagina circolano ancora. Nella nuova versione c'è solo un post, in cui denuncia la strumentalizzazione delle sue parole. "Devo doverosamente chiarire che capziosamente sono stati strumentalizzati alcuni miei post".
"Premesso - scrive - che sono convintamente atlantista e europeista e che condanno appieno l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin non solo come pacifista, ma perché sono convinta che sia essenziale il valore della indipendenza dei popoli e degli Stati. Va aggiunto che ritengo utile alla democrazia la pluralità di pensiero e il diritto di esprimerlo liberamente senza censure. Devo, doverosamente, chiarire che capziosamente sono stati strumentalizzati alcuni miei post". La docente prosegue: "Mi hanno contestato indirettamente, e già questo la dice lunga, di aver riconosciuto il pensiero del prof Orsini, quando, invece, contestavo le critiche che gli erano mosse nell'insegnare ai suoi alunni la necessità di di saper ragionare da indipendenti. Premesso che sono convintamente atlantista e europeista, ritengo utile alla democrazia la pluralità di pensiero ed è questo che mi consente di rispettare anche posizioni non condivise. Il pensiero unico è la morte del pensiero e di una intera società, e questo è innegabile: nella storia il pensiero unico fu di coloro che condannarono Galileo ed è la condizione per abolire non solo ogni forma di conoscenza, ma è la condizione più pericolosa per la democrazia. Questo è quello che da sempre provo ad insegnare ai mei alunni".
La mossa e il nuovo post però non sono serviti placare la polemica. Tra i commenti c'è chi la supporta ma c'è anche chi rispolvera vecchi screen e chiede spiegazioni alla candidata... E anche a Calenda. "La signora in questione - interviene lui stesso - è stata segnalata dal territorio, è un'insegnante e giornalista impegnata nel sociale a Caserta. Errore nostro non aver verificato i post su politica estera. Me ne assumo la responsabilità. Stiamo gestendo la cosa".