Politica
Giuseppe Conte fuori dal Senato attacca Giorgetti, condanna la tragedia di Gaza e difende Todde. Il video di Affari
Dichiara l’ex-premier: “Nessuna condanna esplicita ai crimini di Netanyahu, il governo lo considera ancora amico e sodale. Se lo sostenete, fatelo a nome vostro, non del popolo italiano”

Conte attacca Giorgetti e Tajani e difende Todde nella polemica sulla possibile decadenza della presidente della Regione Sardegna
Si è svolta questa mattina, mercoledì 28 maggio, nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato, una conferenza di presentazione del libro "Contro le due destre", promossa su iniziativa del senatore Roberto Scarpinato, e al termine della quale il Presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni importanti.
In merito all'affermazione del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante la discussione in Senato sulle mozioni relative alla legge di contabilità – "Qualcuno si ricorderà di ringraziare anche il Governo, qualcun altro no, ma fa niente" – Giuseppe Conte ha così replicato:
"Qualcuno ci ringrazierà per come stiamo trattando le banche, dice Giorgetti. Di certo non saranno i cittadini, che devono fare i conti con il caro mutui, il caro bollette, l’inflazione, l’aumento dei prezzi – anche dei generi alimentari – e con un accesso al credito sempre più difficile, ormai da due anni, per famiglie e imprese".
"La verità – ha proseguito il presidente del M5S – è che questo governo non è riuscito a ricavare neanche un euro dagli extraprofitti bancari, che invece affamano sempre di più i cittadini: quindi Giorgetti non riceverà il ringraziamento delle famiglie o delle imprese in crisi, ma solo quello dei grandi poteri forti e delle banche, che stanno sicuramente accumulando tanti profitti".
Successivamente, il Presidente Conte ha rivolto parole altrettanto severe al ministro degli Esteri Antonio Tajani, in merito alla posizione del governo italiano sul conflitto a Gaza.
"Il ministro Tajani ha detto che isolare Israele sarebbe un errore. Oggi, ascoltando la sua informativa, sono rimasto sinceramente disorientato", ha dichiarato l’ex premier. "Siamo di fronte a diciannove mesi di sterminio sistematico, a un vero e proprio genocidio, eppure sembrava di ascoltare un ministro impegnato più a giustificare le varie iniziative infruttuose del nostro governo nei confronti della popolazione affamata, trucidata e martoriata".
"A Gaza non c’è la carestia o una calamità naturale. C’è un governo criminale che sta provocando tutto questo. Eppure, è possibile che ancora oggi la maggioranza non riesca a condannare esplicitamente i crimini del governo Netanyahu? È possibile che ancora oggi lo ritenga suo amico e sodale? Ha capito che non è amico e sodale per tutti i cittadini italiani onesti, che hanno un senso di dignità e di umanità. Se vuole continuare a sostenere il governo israeliano, lo faccia pure, ma a nome suo, non in nome del popolo italiano".
Infine, l’ex-premier non risparmia parole neppure sul caso Todde, presidente della Regione Sardegna a rischio decadenza. Rivolgendosi alle opposizioni, che sostengono che la sentenza del tribunale segni la fine politica della legislatura, così replica: "Innanzitutto, invito le opposizioni a non esprimersi in modo scomposto e a farsi consigliare da esperti legali prima di parlare. Cercherò di interpretare correttamente la sentenza: noi rispettiamo sempre le decisioni della magistratura e non accettiamo mai uno scontro politico con essa. Riteniamo sempre che i magistrati agiscano nell'esercizio delle loro prerogative con piena autonomia e indipendenza".
Ha poi precisato: "La presidente Todde ha già annunciato che, come in un sistema democratico che si rispetti, impugnerà il provvedimento per alcuni aspetti che ritiene non condivisibili. È stato, inoltre, chiarito che non è certo il comitato elettorale a poter dichiarare la decadenza. La presidente Todde mantiene pieni i suoi poteri e continuerà a esercitarli. Tutti i gradi di giudizio serviranno a chiarire in piena correttezza la trasparenza del suo operato, anche per quanto riguarda le spese elettorali, che non sono state sostenute personalmente da lei, ma dal comitato elettorale, il quale ha regolarmente rendicontato".