Politica
Covid, rinnovo automatico per gli 007? Palazzo Chigi smentisce

Nel decreto per il Covid è stata inserita anche la proroga per i vertici dei servizi segreti. Ma il governo smentisce
Governo, la pandemia rafforza l'intelligence. Rinnovo automatico per gli 007
Il governo, per fronteggiare la pandemia, ha deciso anche di rafforzare i vertici dell'Intelligence. E' stata infatti inserita nell'ultimo decreto per l'emergenza Coronavirus - si legge sul Corriere della Sera - anche una modifica ad hoc per permettere ai vertici dell’intelligence italiana la possibilità di rinnovo dell’incarico per altri quattro anni. Finora si era sempre detto che non era opportuno avere un periodo così lungo a disposizione. Evidentemente c’è stato però un cambio di strategia visto che si è deciso di procedere in via d’urgenza.
L’inserimento di questa novità - prosegue il Corriere - rischia però di riaccendere la polemica, anche perché alcuni membri del Copasir — il comitato di controllo sull’attività dell’intelligence — sostengono di essere stati tenuti all’oscuro della modifica legislativa, nonostante si tratti di una materia che dovrebbe essere concordata con i partiti della minoranza. E dunque non è escluso che adesso si decida di chiedere chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha mantenuto la delega politica proprio sui servizi segreti. Con il decreto i vertici degli 007 — sia il direttore del Dis, sia i capi delle due agenzie — potranno ottenere il rinnovo dell’incarico e rimanere per altri quattro anni. La possibilità che ci fosse una modifica di legge era stata discussa all’interno del Cisr (il comitato interministeriale che si occupa di sicurezza con i titolari di Difesa, Interno, Economia, Giustizia e Sviluppo economico).
LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI
In relazione all’articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera, dal titolo “Governo e 007: decisa la proroga dei vertici fino a 4 anni”, apparso anche sul sito internet della testata, la Presidenza del Consiglio chiarisce quanto segue: A differenza di quanto erroneamente sostenuto nell’articolo, la modifica normativa introdotta con il decreto-legge 30 luglio 2020, n. 83 non determina in alcun modo un aumento della durata degli incarichi dei direttori del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), e delle due Agenzie per le informazioni e sicurezza (AISE e AISI), che rimane quella fissata dalla legge 3 agosto 2007, n. 124, (legge richiamata nello stesso articolo del Corriere), cioè di 4 anni per il primo incarico più un massimo di 4 anni successivi. La nuova norma si limita a introdurre la possibilità che vi siano più provvedimenti successivi di rinnovo dell’incarico, anziché uno solo, senza alcuna modifica del limite massimo temporale di permanenza negli incarichi stessi.