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Politica
Guglielmo Epifani è morto, ex segretario Pd e leader Cgil. Politica in lutto
Guglielmo Epifani
Lapresse

 

E' morto Guglielmo Epifani all'età di 71 anni. Era ricoverato da diversi giorni. Era stato eletto in Parlamento, alla Camera, nella 17esima legislatura con il Pd e riconfermato a marzo 2018, con il simbolo di Leu. Secondo quanto trapela, Epifani era stato colpito una settimana fa, circa, da un'embolia polmonare, dalla quale sembrava essere in ripresa. Ma il suo quadro clinico si è aggravato, fino a provocarne il decesso. 

Sindacalista e politico, è stato Segretario Generale della CGIL dal 2002 al 2010 e dall'11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013 segretario del Partito Democratico. Nel 2017 ha abbandonato il partito di cui era stato segretario a causa dei disaccordi interni per la linea attuata dal suo successore, Matteo Renzi. La notizia è stata lanciata dal sito La Repubblica che ricorda come Epifani sia stato il primo socialista a guidare la Cgil, fu vice di Bruno Trentin e poi di Sergio Cofferati.

Laureato in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff, ha svolto tutta la sua carriera nella Cgil prima di quella politica. Iniziò a lavorare nella casa editrice del sindacato, poi passò alla federazione dei poligrafici di cui ne assunse la guida. Nel 1990 entrò nella segreteria confederale e nel 2002, dopo l’addio di Cofferati, è diventato il segretario generale. Colto, intellettuale raffinato, è stato un sindacalista dai tratti gentile, ma anche capace di decisioni radicali. Fu lui nel 2002 ad annunciare al congresso della Cgil la decisione che portò poi al milione di lavoratori in piazza contro la riforma dell’articolo 18 voluta dal governo Berlusconi.

"E' una notizia drammatica, che ci e' arrivata durante l'incontro. E' una giornata tristissima. Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie. Ricordo il ruolo fondamentale che ha avuto come leader Pd, in un momento difficile". Queste le parole del segretario Pd, Enrico Letta, davanti al Nazareno, insieme ai leader di Cgil, Maurizio Landini Cisl, Sbarra e Uil, Bombardieri

"Ciao Guglielmo,uomo forte, gentile, colto, paziente e intransigente. Un dolore pertutti noi, e siamo tanti, che ti abbiamo voluto un grande bene". Lo scrive su Twitter Dario Franceschini, ministro della Cultura. Molti i messaggi di cordoglio dal mondo politico.

"Apprendo con tristezza della improvvisa scomparsa di Guglielmo Epifani, storico leader del sindacato e della sinistra. Invio il mio sincero cordoglio ai suoi cari e alla sua famiglia politica". Cosi', su Twitter, il leader della Lega Matteo Salvini.

 

"Sconcerto e dolore per la morte improvvisa di Guglielmo Epifani, compagno di tante battaglie. Collega deputato, gentile, serio, equilibrato. Dirigente sindacale che ha speso la sua vita da una parte sola: dalla parte dei lavoratori. Ciao Guglielmo, resterai un esempio per tutti noi". Così in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. 

"Gentile, rigoroso, colto, appassionato, sempre disponibile a battersi per una societa' piu' giusta. Addio a Guglielmo #Epifani. Il sindacato, la politica, il Paese perdono un protagonista". Cosi' su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. 

Guglielmo Epifani e' nato a Roma il 24 marzo del 1950 da genitori di origine campana. Nel 1953 la famiglia si trasferi' a Milano per poi tornare nella Capitale. Nel 1973 si laureo' all'Universita' La Sapienza di Roma in Filosofia. Dopo la laurea si iscrisse alla CGIL, dove per alcuni anni lavoro' come sindacalista. Nel 1974 diresse la Casa editrice della Confederazione, l'Esi. Nel giro di due anni approdo' prima all'Ufficio sindacale, dove coordinava le politiche contrattuali delle categorie, e poi all'Ufficio Industria della Confederazione.

Nel 1979 comincio' la sua carriera di dirigente sindacale con l'incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Nel 1990 entro' nella segreteria confederale e nel 1993 venne nominato segretario generale aggiunto da Bruno Trentin. E' stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra. Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002, divenne segretario generale della CGIL, primo socialista a guidarla dai tempi della sua ricostituzione nel 1944. 

Alle elezioni politiche italiane del 2013 viene candidato alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Campania 1, come capolista del Partito Democratico, venendo eletto deputato della XVII Legislatura. Il 7 maggio 2013 viene eletto presidente della Commissione Attivita' produttive, Commercio e Turismo della Camera. L'11 maggio 2013 e' stato nominato, in seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani, segretario reggente del Partito Democratico, ricevendo dall'assemblea del partito 458 voti, pari all'85,8% dei voti validi.

Il 15 dicembre seguente viene sostituito da Matteo Renzi, eletto segretario alle primarie. Il 25 febbraio 2017 prende parte alla scissione dell'ala sinistra del Partito Democratico, aderendo ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e' candidato nella lista Liberi e Uguali e viene rieletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Sicilia 2, entrando a far parte della XVIII legislatura.

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