Inchiesta Consip, Sgarbi: una puttanata. Woodcock andrebbe arrestato - Affaritaliani.it

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Inchiesta Consip, Sgarbi: una puttanata. Woodcock andrebbe arrestato

Vittorio Sgarbi commenta con Affaritaliani.it l'inchiesta Consip

Che cosa pensa dell'inchiesta Consip?
"E' una puttanata".

Una puttanata?
"Sì, finirà nel nulla come Why Not. Non si capisce neppure se è per pura stupidità o per mettersi in mezzo a questioni politiche pensando di ottenere risultati improbabili".

Cioè?
"Tolto Di Pietro, che l'unico che ha incassato con la sua azione contro la politica, questo poveretto di Woodcock non si capisce che vantaggio ne abbia".

Si parla di traffico di influenze nell'inchiesta...
"L'applicazione di un reato idiota che è stato determinato dal governo Monti, un altro governo iattura, ovvero il traffico di influenze, vuole semplicemente dire che una raccomandazione o un atto di propoganda diventa un reato perché uno ha un certo nome e quindi può influenzare".

Ma tormiano al caso Consip...
"Si è scoperto che Tiziano Renzi non conosce Romeo e che Romeo aveva fatto un esposto per affermare che era vittima dei traffici della Consip... Insomma, tutto l'opposto. Qui arrestano le vittime. E' una bufala, la tipica nuvola di nulla di Woodcock che finirà nel nulla come tutte le cose che ha fatto. Questo magistrato dovrebbe essere cacciato dalla Magistratura e anche arrestato".

Addirittura?
"Certo, uno non può permettersi di rompere i coglioni e di fare inchieste che finiscono nel nulla con i nostri soldi".

E' una mossa contro Renzi perché voleva correre al voto?
"Se ci fosse un disegno sembrerebbe questo".

Ma...
"Non capisco il beneficio, salvo che non sia una forma di trama tra Emiliano e Woodcock. Occorrerebbe che uno si prestasse a fare il braccio di un progetto. Ma a chi conviene se non ad Emiliano? E quindi perché lo fa Woodcock? Non si capisce quale sia il cui prodest. E' un puro delirio".

Tutto molto strano, no?
"Uno si mette lì e dice: cosa faccio questa mattina? Indago il padre di Renzi. Chi cazzo se ne frega? Con quella barbetta che ha...".

Che cosa pensa, sempre parlando dell'inchiesta Consip, dello scontro tra Feltri e Belpietro? Lei con chi sta?
"Non sto con nessuno dei due e non sto contro nessuno, sono cazzi loro".

Ok, ma lo scontro c'è e bello forte...
"So che Feltri ha preso il posto di Belpietro perché Libero aveva scelto una linea che Belpietro, nella sua integrità ideologica non poteva perseguire e cioè il Sì al referendum costituzionale. Mentre un capitano di ventura come Feltri, anche se non gliene fregava niente e tendenzialmente era più favorevole al no, poteva dare un orientamento per il sì a Libero".

Entriamo nel dettaglio dello scontro...
"Quando Renzi ha sostenuto, e non si capisce bene se sia traffico di influenze, qualche questione relativa ad Angelucci, ovvero il proprietario di Libero, lo stesso Angelucci ha deciso di spostarsi dalla parte di Renzi".

Ed ecco il cambio di direttore...
"Belpietro non poteva accettare una posizione come quella e quindi ha fondato La Verità. Lo scontro tra i due deriva dal fatto che, per fare questo servizio a Renzi, Angelucci ha preso Feltri. E benché sia un grande giornalista, e io sono amico sia suo sia di Belpietro, certamente è una persona più disponibile ad assumere delle cause chiamiamole incoerenti. L'altro non poteva e non voleva visto che la sua indole è più rigida. Feltri può anche essere di destra ma poteva dire che gli andava bene il sì. D'altra parte la sua quota di sì poteva coincidere con una parte di Forza Italia, perché non solo i renziani hanno votato sì il 4 dicembre. Feltri non ha rinnegato nulla, ha dato questo orientamente a Libero e di fatto ha spodestato Belpietro, il quale si è trovato fuori gioco. E questa storia me l'ha raccontata lo stesso Belpietro".

Se fosse un senatore, voterebbe contro la sfiducia al ministro Lotti?
"Sì, voterei contro. Cazzo ha fatto 'sto Lotti? Ha comunicato a uno...tutte cretinate. Sono reati del cavolo e tipici di gente malata. E' una Magistratura malata e io spero di andare al governo per reprimere la Magistratura e le sue pulsioni teoretiche. Vuoi perseguire un reato? Persegui il reato di chi ruba, di chi è nella Mafia etc... Il traffico di influenze e i suggerimenti sono tutte cretinate".

Perché?
"Chiunque deve starsene zitto perché se ha una posizione sociale è influente. E' chiaro che io posso telefonare a chiunque in Italia e un altro no. Se un sindaco di un paese vuole telefonare al ministro dell'Interno ci mette sei mesi, se lo dice a me ci mette sei ore. Allora io sono titolare di un traffico di influenze? Chiunque abbia un minimo di notorietà fa traffico di influenze. E' un reato che non sta in piedi".

Quindi Lotti non si deve dimettere...
"Non ha fatto niente, ma con la faccia che neanche si rende conto di quello che ha fatto. Se fa una telefonata, pensa che sia giusto farla. Poi ah... ma è Lotti, il miglior amico di Renzi. E quindi scatta il traffico di influenze".