"Le basi di M5s e Lega rifiutano Draghi". Così il premier ha perso consensi - Affaritaliani.it

Politica

"Le basi di M5s e Lega rifiutano Draghi". Così il premier ha perso consensi

La sondaggista Alessandra Ghisleri: "Fiducia nel Presidente del Consiglio scesa dal 60 al 48%". I motivi del crollo e gli scenari futuri

Fiducia in Draghi, che crollo. Basi grilline e leghiste in rivolta 

Il governo Draghi rischia di cadere, forse già giovedì, dove al Senato è previsto il voto di fiducia sul Dl Aiuti. Il provvedimento non piace al M5s, perchè include il sì all'inceneritore a Roma e la modifica al Reddito di Cittadinanza, due punti chiave per il partito guidato da Giuseppe Conte. In caso di uscita dall'Aula durante la votazione a palazzo Madama scatterebbe la crisi di governo e probabilmente si andrebbe verso nuove elezioni in autunno. I segnali di malessere arrivano anche dalla Lega che chiede all'esecutivo un cambio di marcia. Proprio questi due partiti, stando ai sondaggi di Euromedia Research stanno incidendo in maniera significativa sulla fiducia nei confronti del premier.

"Dopo un anno e mezzo di governo, - spiega la sondaggista Alessandra Ghisleri a Libero - Mario Draghi, insieme a Sergio Mattarella, precede tutti gli altri politici nella classifica di fiducia, ma il suo consenso è comunque in netto calo. Quando ha varato il governo, infatti, aveva un consenso del 60% e adesso viaggia intorno al 48%." "Il calo - prosegue Ghisleri a Libero - è dovuto agli elettori di M5s e Lega. Tra i grillini, solo uno su tre dà fiducia a Draghi. Prima, quando stava in Europa era considerato una figura super partes e anche tra loro riscuoteva un'alta approvazione. Ma da quando è arrivato al governo e ha preso il posto di Conte, rappresentante del M5s, la situazione si è complicata. Anche la base leghista è scettica sul premier, la fiducia nei suoi confronti si ferma al 40%. Non a caso i due partiti con le basi più ribelli nei confronti di Draghi sono quelli che valutano l'uscita da questo esecutivo".