Politica
Ue, la Lega a Mattarella: "Periferia dell'impero dopo decenni di travaso di potere. Realismo sull'Ucraina, chi si dice contro Putin lo facilita"
Parla il capo-delegazione al Parlamento europeo Paolo Borchia

Paolo Borchia
"Resta la totale opposizione della Lega all’invio dei nostri ragazzi al fronte"
"Tutti vorremmo un’Europa più forte ed incisiva ma, contestualmente, dobbiamo riconoscere che decenni di travaso di potere e di politiche annacquate, hanno condotto l’Unione europea alla periferia dell’impero. Limiti strutturali sulla politica estera, radicalismo ideologico sulle scelte di politica industriale e su clima ed energia hanno fatto il resto. Non sempre la somma di competenze conduce per forza di cose al risultato". Con queste parole Paolo Borchia, capo-delegazione della Lega al Parlamento europeo, intervistato da Affaritaliani, commenta le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, nel videomessaggio inviato al forum di Cernobbio, ha parlato dell'Ue come 'area di pace, anche se alcuni la considerano un nemico' e che 'il mondo ha bisogno dell'Europa'.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, all'indomani del vertice dei cosiddetti paesi ?Volenterosi' guidati dalla Francia del presidente Emmanuel Macron, il capo-delegazione della Lega al Parlamento europeo Borchia afferma: "Sul conflitto in Ucraina, serve realismo, anche se più passa il tempo più la posizione negoziale di Mosca si consolida. Difficile capire chi si professa contro Putin ma lo facilita non volendo considerare la realtà. Ad ogni modo, resta la totale opposizione della Lega all’invio dei nostri ragazzi al fronte".
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