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Politica
Lega, il segretario del Carroccio a Bologna col tatuaggio fascista. È bufera
Il neosegretario della Lega a Bologna Cristiano Di Martino
 

Bufera a Bologna sul segretario locale della Lega Cristiano Di Martino per un tatuaggio fascista. Il sindaco Lepore: «Fa schifo».

Fa discutere il nuovo segretario della Lega a Bologna Cristiano Di Martino, con cui il Carroccio ha rafforzato la propria struttura in città. E lo fa per il tatuaggio di ispirazione neofascista che ha sull’avambraccio: un dente di lupo, uno dei simboli runici utilizzati dalle SS tedesche (vietato ora in Germania), sovrastato da un pugno che regge un martello, simbolo di Terza Posizione, il movimento eversivo attivo in Italia tra gli anni '70-'80. A sollevare il caso è il Corriere di Bologna, al quale l'esponente della Lega spiega: «Non ho mai fatto parte di quel gruppo. A 16 anni ero un ragazzino, neanche sapevo cos'era Terza Posizione». Il pugno con il martello? «Sono sempre  stato appassionato di mitologia nordica e fumetti, mi piace Thor».

Eletto venerdì sera scorso, Di Martino, 52 anni romano, è in Emilia Romagna dal 2010, dove è stato responsabile locale dell’organizzazione e poi del dipartimento Infrastrutture e trasporti della provincia di Bologna. E dove nel 2011, consigliere provinciale del Pdl a Ferrara, ha partecipato a un evento promosso da Casapound al fianco di Gabriele Adinolfi, membro fondatore proprio di Terza Posizione. «Ci sono in giro segretari con la croce celtica, e io devo essere messo in croce per un tatuaggio dell'86? –  Poi corregge il tiro – In gioventù si fanno cose che nel corso degli anni si potevano fare in maniera diversa».

Non ci sta però Paolo Bolognesi, il presidente dell’associazione “2 agosto 1980”, che supporta i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna: «Se lo potrebbe cancellare, per la città non è una cosa bella. Mi stupisce, speriamo che non sia un segno dei tempi in cui si sdogana tutto e di più». E ancora: «Chi ha una militanza politica dovrebbe sapere cos’è Terza Posizione e quali sono i suoi simboli». A prendere una posizione netta è anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: «Credo che Salvini debba fare un po' di pulizia nel suo partito, perche' di fascisti finti tonti ne abbiamo già troppi – dichiara il primo cittadino, e aggiunge – A me tutto ciò che è fascista fa schifo».

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