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Politica
Lega, Salvini: "5 Stelle in uscita? Siamo solo all'inizio...". Intervista

"Sono indagato in mezza Italia per aver fatto il mio lavoro. Roma, Milano, Genova, Torino, Agrigento". Matteo Salvini commenta in una lunga intervista ad Affaritaliani.it l'indagine a suo carico per 35 voli di Stato e tutte le altre inchieste che lo coinvolgono. Il leader della Lega afferma: "Il reato più grave è sequestro di persona, poi abuso d'ufficio, diffamazione, istigazione all'odio, violenza... Sono orgoglioso di quello che ho fatto da ministro e lo rifarò quando tornerò a fare il ministro. I voli - spiega l'ex titolare del Viminale - li ho usati solo e soltanto per andare a iniziative della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco o di quello che il ministro dell'Interno deve fare. Se il ministro dell'Interno, che coordina la Polizia, usa l'aereo della Polizia mi sembra banale. Però mi piacerebbe alla fine di tutte queste vicende sapere quanto costa agli italiani ognuna di queste inchieste che finiranno nel nulla. Quelle per sequestro di persona sono state una, due e adesso ce n'è anche un'altra. Vorrei sapere quante ore di lavoro, quanta carta e quanti soldi saranno costate le indagini per aver bloccato gli sbarchi. A Milano c'è qualcuno che sta indagando per capire se ho diffamato Carola Rackete o se ho sequestrato dei bambini in mezzo al mare o se da capo, tra virgolette, della Polizia posso prendere l'aereo della Polizia. Mi spiace solo per il costo, con tutti i processi veri che aspettano da anni nei tribunali... Vabbé, confidiamo che facciano bene e in fretta".

Tornando alla politica: ieri in Senato il governo ha tenuto sul Mes, però quattro 5 Stelle hanno votato no...
"Perdono i nervi, svelano le loro bugie, perdono la coerenza e perdono i pezzi. E siamo solo all'inizio".

Altri usciranno dal M5S?
"Ma non siamo lì per questo. A me spiace che Di Maio invochi l'intervento della Magistratura. Adesso mi aspetto pure l'inchiesta perché ci sono dei 5 Stelle che rimangono coerenti al loro programma. Il problema del M5S è l'incoerenza di Grillo e Di Maio e non la coerenza di qualcuno che ieri in Aula ha detto che nel programma con il quale è stato eletto c'era scritto di cancellare il Mes e adesso dicono di peggiorarlo. Invocare la Magistratura quando c'è in ballo una scelta politica è veramente vecchia maniera, non è da democrazia. Ma io sono contento perché la gente sta capendo".

Il governo cade a gennaio, a prescindere dal voto in Emilia Romagna?
"A proposito di Emilia Romagna oggi faccio notare le dichiarazioni del presidente di Confindustria Emilia Romagna, che non è proprio l'ultimo degli arrivati, che bastona il governo su tutte le tasse, micro-tasse e complicazioni varie. Poi se il governo cade... Noi stiamo studiando, io sto usando questo periodo per fare incontri riservati o pubblici di alto livello, per coinvolgere persone come economisti, medici, avvocati, associazioni. Spero che quando cadranno non abbiano fatto troppi danni nel frattempo".

Intanto il Centrodestra si è ricompattato...
"A livello regionale è compatto da sempre e a livello parlamentare è da diverso tempo che presentiamo documenti comuni. Non è una novità".

Jole Santelli candidata in Calabria?
"Non faccio nomi. Sto andando proprio in Calabria, oggi sono a Catanzaro, a Vibo e a Reggio Calabria. E domani sono a Napoli e domenica a Bari. Perché soprattutto al Sud il tradimento della vecchia politica è pesantissimo. Mi sto occupando da tempo, ad esempio, della Statale 106 che è una vergogna calabrese e anche italiana, è una strage, non è una strada. Abbiamo fatto emendamenti in manovra economica, vediamo se ce ne approvano qualcuno. Il nome dei presidenti mi interessa relativamente perché prima viene la squadra e ci proponiamo di vincere, chiunque sia il candidato".

C'è un veto su Raffaele Fitto in Puglia?
"Io domenica vado a Bari per proporre la squadra della Lega e il programma della Lega. Poi, siccome sono tutti candidati di coalizione, valuteremo realtà per realtà. Però non dico né sì né no a nessun nome".

Teme la crescita e la concorrenza di Fratelli d'Italia ormai quasi all'11%?
"Più cresce tutto il Centrodestra e meglio è. Un partito del 33% può essere solo contento se anche gli alleati crescono, mi auguro che anche la stessa Forza Italia possa ritrovare slancio".

Però Giorgia Meloni ha detto no a Mario Draghi al Quirinale...
"Ma mancano due anni".

Lei però ha detto 'Why not'...
"Appunto".

Conferma 'Why not' Draghi al Quirinale?
"Assolutamente sì".

Qualche giorno fa ha affermato di voler tornare a occuparsi di sicurezza. Allora se il Centrodestra dovesse governare lei farebbe il ministro dell'Interno e non il premier...
"Si possono fare entrambe le cose. Però, ripeto, prima di occuparci del futuro governo, che spero sia imminente, occupiamoci di mandare a casa questo governo. E soprattutto gli italiani sono fondamentali, ad esempio la mobilitazione nelle piazze e su Internet per lo stop al Mes che, ricordo, è ancora da firmare e quindi si può ancora bloccare. Prima mandiamo a casa questo governo, poi è chiaro che oggi il Centrodestra è maggioranza".

Insomma, Salvini premier e anche ministro dell'Interno...
"Non sto pensando a questo oggi, ovviamente vedere gli sbarchi raddoppiati... A proposito di giustizia, voglio dire che sono orgoglioso del fatto che l'ultima sentenza della Cassazione, proprio di questa settimana, sulla legittima difesa ha confermato la bontà della nostra legge. E quindi grazie alla nostra legge spero non ci siano più gioiellieri, custodi, farmacisti, tabaccai o benzinai condannati. Perché ieri quando è stato condannato quel gioielliere è stata una vergogna, almeno spero che non me la tocchino. Poi la battaglia a gennaio sarà sui Decreti Sicurezza che vogliono smontare. Prima li fermiamo e li mandiamo a casa, poi ci occupiamo del governo che verrà".

Giorgetti premier e Salvini al Viminale no?
"Ogni cosa a suo tempo, però l'accordo è sempre stato, come alle ultime elezioni, che il partito preferito dagli italiani esprima il presidente del Consiglio. Noi siamo pronti e stiamo studiando".

Invidia i britannici che oggi votano e che a fine gennaio probabilmente escono dall'Unione europea?
"Li invidio perché votano oggi, cosa che per noi ormai è un lusso. Spero che vinca Boris Johnson anche perché la sinistra britannica è una delle più antisemite, arretrate e vetero-comuniste dell'intero continente. Però almeno loro votano e questo diritto lo hanno conservato, speriamo di poterlo fare presto anche noi".

Però gli scozzesi, una volta alleati della Lega Nord, vogliono restare nell'Ue...
"Noi non abbiamo all'ordine del giorno né l'uscita dall'euro né l'uscita dall'Europa. E' la scusa di Conte che ormai ha perso tutte le facce che aveva. Noi non vogliamo né uscire dall'euro né uscire dall'Europa, però non vogliamo un'Italia cameriera delle banche e della Germania. Da premier vorrò avere un rapporto diretto e cordiale ma da pari con il governo tedesco e non vorrò mai andare a chiedere in ginocchio consigli al premier tedesco su cosa fare in Italia. Non mi abbasserei mai".

Gattuso farà bene al Napoli?
"Me lo auguro. Da milanista non posso che avere nel cuore sia Ancelotti sia Gattuso. Diciamo che sono contento dell'arrivo di Pioli e se arriva Ibrahimovic è anche meglio".

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