Manovra, Meloni detta la linea a Tajani e Salvini. Giovedì accordo di massima e niente scherzi al Senato. Le modifiche al testo: anteprima - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:17

Manovra, Meloni detta la linea a Tajani e Salvini. Giovedì accordo di massima e niente scherzi al Senato. Le modifiche al testo: anteprima

Verso il vertice di maggioranza sulla Legge di Bilancio 2026

Di Alberto Maggi

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E' vero che la Legge di Bilancio arriverà in aula al Senato solo il 15 dicembre, come ha annunciato ieri ad Affaritaliani il presidente della Commissione Bilancio del Senato Nicola Calandrini (Fratelli d'Italia), ma Giorgia Meloni - nel vertice con i leader di governo e della maggioranza, insieme al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in programma giovedì 20 novembre prima di partire per il G20 in Sud Africa, vuole assolutamente fissare i paletti principali sulle modifiche in particolare con Antonio Tajani e Matteo Salvini.

La presidente del Consiglio non vuole sorprese nel corso dell'iter parlamentare. Quindi dopodomani non ci sarà l'accordo finale sulla manovra economica, ma verranno evidenziati gli emendamenti della maggioranza "segnalati" ovvero quelli che i partiti ritengono imprescindibili. Per quanto riguarda i principali cambiamenti al testo uscito dal Consiglio dei ministri ci sarà sicuramente una revisione, ma non abolizione come vorrebbe Forza Italia, della super tassazione sulle holding che detengono partecipazioni inferiori al 10% in società controllate.

Una misura che vale 980 milioni di euro. Si troverà un compromesso per scendere come imposta che non sarà il 24% sulle controllanti e forse verranno escluse le aziende quotate, ma non si tornerà allo stato attuale come chiesto dagli azzurri. Altro intervento sarà quello di eliminare l'aumento della tassa sugli affitti brevi, chiesto sia dalla Lega sia da Forza Italia, ma con alcuni paletti, e probabilmente ci sarà l'esclusione dell'incremento del 2% dell'Irap per le aziende manifatturiere, in modo tale che il provvedimento valga solo per banche e assicurazioni.

Niente da fare per il Carroccio sul fronte rottamazione, nessun ampliamento delle maglie. Così come sulle pensioni. Se ne riparlerà il prossimo anno. Sul piano delle entrate due i principali punti: il primo è l'intervento sull'oro, voluto anche qui sia da Salvini sia da Tajani che potrebbe portare fino a due miliardi di euro, e sicuramente ci sarà il condono edilizio, che verrà chiamato sanatoria, in particolare per la Campania (anche se con alcuni vincoli) dove si vota domenica 23 e lunedì novembre.

Obiettivo finanziarie far entrare soldi nelle casse dello Stato e sanare alcune situazioni pregresse, obiettivo politico spingere al massimo sulla rimonta di Edmondo Cirielli nei confronti di Roberto Fico. In poche parole, Meloni vuole partire per il Sud Africa avendo definito i punti cardine delle modifiche alla Legge di Bilancio in Parlamento. Giovedì non ci sarà il maxi-emendamento ma la premier imporrà la sua linea, ascoltando tutte le voci, ma decidendo lei. Questo sì, questo no. In modo da partire per il Continente Nero e concentrarsi sui fronti internazionali aperti e caldi.

Tanto a Roma la presidente del Consiglio ha i suoi fedelissimi di Fratelli d'Italia, non solo in Parlamento se si pensa alla sorella Arianna, a controllare che Lega e Forza Italia mantengano gli impegni presi.

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