Politica
Letta: "La Lega rompa con Putin". Salvini: "Votano gli italiani, non i russi"
Dopo l'entrata in tackle dell'ex presidente russo nella campagna elettorale italiana, arriva la risposta dei leader politici
Elezioni, i leader rispondono alla stoccata di Medvedev. Di Maio: "L'Italia prenda le distanze dalla propaganda russa"
"La Lega deve disdettare l'accordo firmato con Russia Unita, il partito di Putin, nel 2017". Enrico Letta, in una intervista al Tg1, ritiene che, con le dichiarazioni di Medvedev, "la Russia abbia deposto la scheda" nell'urna delle elezioni italiane. Oggi Medvedev ha consigliato i cittadini dell'Unione europea di pretendere dai "loro idioti" governi spiegazioni sul rifiuto del gas russo e l'interruzione delle relazioni con Mosca.
"Vorremmo vedere i cittadini europei esprimere non solo una silenziosa insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma dire anche qualcosa di più chiaro. Ad esempio, chiamarli a rendere conto, punirli per la loro palese stupidità", ha scritto su Telegram l'ex presidente russo. "Se il prezzo della democrazia è il freddo in casa e i frigoriferi vuoti, tale democrazia è per dei pazzi", ha denunciato Medvedev.
Secondo lui, proprio per questo, sullo sfondo della crisi, quattro governi in Europa hanno già rassegnato le dimissioni, e "questa non è chiaramente la fine". "I voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politici più congelati. Quindi agite, vicini europei! Non rimanete in silenzio. Chiamate i vostri idioti a rendere conto delle loro azioni. E vi ascolteremo. Il vantaggio è evidente - l'inverno in compagnia della Russia è molto più caldo e confortevole che in uno splendido isolamento con il fornello del gas spento e i termosifoni freddi", ha concluso Medvedev.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, commenta: "I problemi degli italiani non sono i tweet di Letta o di un russo. Votano gli italiani, non i russi o i cinesi". Il Governo italiano ha preso sul serio le parole di Medvedev. Il premier Draghi non commenta, ma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e della Difesa Lorenzo Guerini sottolineano l'irritazione di Roma.
Guerini scrive: "I cittadini europei conoscono bene il valore della libertà. I 'consigli' di chi tenta di interferire con i processi democratici saranno rispediti al mittente". Per Di Maio "è davvero preoccupante l'ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane. Medvedev interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta dando anche un'indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa. Noi stiamo lavorando per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina, con effetti che stanno anche facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi delle bollette per gli italiani. Per questo serve anche un tetto massimo in Ue al prezzo del gas".
Carlo Calenda del Terzo polo afferma: "La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un'amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro 'amici' Conte, Berlusconi e Salvini".
Filippo Sensi (Pd) commenta: "Medvedev mette la sua scheda nell'urna. Contro Draghi, contro il governo, contro l'Europa, contro noi. Il 25 settembre anche su questo si vota, di qua o di là. Senza enfasi, fattuale, semplice, chiaro".